Agsm Verona, in vista quota 100 milioni di euro di Mol su un fatturato di oltre 850 milioni

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agsm verona presidente Paolo paternoster e dir giampietro cigolini 1Nel 2014 boom delle energie rinnovabili. Prosegue la riorganizzazione del gruppo all’interno della holding comunale

Il 2014 si chiude positivamente per Agsm Verona Spa, la multiutility attiva nei settori dell’energia, della distribuzione dei servizi idrici e nell’igiene urbana che ha visto crescere redditività, fonti rinnovabili e sviluppo commerciale. Sono queste le parole chiave dell’azienda di servizi operante in oltre 4.300 comuni in tutta Italia che vede il comune di Verona in posizione di assoluta preminenza.

Dopo i risultati record dell’anno precedente, la holding comunale si appresta a chiudere il passato esercizio con un fatturato maggiore di 850 milioni di euro, su cui ha pesato la riduzione dei consumi elettrici (-3%) e gas (-13%) a seguito della congiuntura sfavorevole e dell’andamento climatico. Una contrazione che non ha impedito la crescita della redditività con un incremento del 7% del margine operativo lordo che supera i 96 milioni di euro. «Il miglioramento della redditività – ha commentato il direttore generale di Agsm, Giampietro Cigolini – conferma la solidità della gestione caratteristica del gruppo societario, con una performance che lo colloca al V posto per il valore della produzione nella graduatoria dei primi 30 gruppi societari sul territorio veronese, al VI posto tra le multiutility italiane e al primo posto tra quelle a socio unico in Italia. Tra i risultati attesi per quest’anno – ha concluso Cigolini – la creazione della holding comunale e il completamento dell’integrazione con Amia».

Gli investimenti in programma quest’anno riguardano la produzione elettrica (31 milioni di euro di cui 8 milioni per Ca’ del Bue per potenziare le lavorazioni di vaglio dei rifiuti e di produzione del Cdr – combustibile da rifiuto), reti elettriche e gas (14 milioni), settore ambientale (5 milioni), illuminazione (3,8 milioni), teleriscaldamento (1 milioni), telecomunicazioni (1,6 milioni), e asfaltature (1,5 milioni).

Nel panorama produttivo di Agsm continua a premiare l’impegno della holding nella produzione di energia da fonti rinnovabili, che lo scorso anno ha rappresentato il 23% in più rispetto ai volumi dell’annualità precedente. «A fronte di una rilevante contrazione dei consumi – ha detto il presidente del Gruppo, Paolo Paternoster – Agsm ha continuato ad investire sulle rinnovabili, ovviando alla sofferenza nella produzione tradizionale termoelettrica. Solo negli impianti idroelettrici sono stati investiti 5,6 milioni di euro nel corso del 2014, e gli obiettivi per il 2015 prevedono ulteriori stanziamenti per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili». La potenza installata tra energia rinnovabile (126 MW) e cogenerazione (59 MW) rappresenta una buona fetta del complessivo con le tecnologie tradizionali a 380 MW (il 45% proveniente dal CTE del Mincio), mentre la produzione elettrica prevista per quest’anno prevede un impiego di 245 GWh di energia green su un totale di 676 GWh. A breve, una volta spiccate tutte le autorizzazioni, inizierà la realizzazione nel territorio del comune di Affi di altri due aereogeneratori che andranno a completare l’esistente parco di Rivoli. Entro la fine del 2015, sarà in funzione anche la nuova centrale idroelettrica ad acqua fluente alimentata dalle acque dell’Adige tramite la costruzione di uno sbarramento sul fiume in località Belfiore che contribuirà alla produzione con 5 MW di potenza installata e una produttività di circa 20.000 MWh annui.

Buoni anche i risultati della politica commerciale che nel 2014 ha portato ad un aumento del 6% dei clienti, da sommare all’incremento positivo del 2013. Il settore commerciale della holding (AGSM Energia e 2V Energy), che ha raddoppiato la penetrazione geografica grazie all’e-commerce e alle offerte di libero mercato, gestisce 2 milioni di fatture a oltre 350.000 contratti, 290.000 contatti e oltre 50.000 operazioni contrattuali ogni anno. Tra le iniziative portate a termine lo scorso anno, la missione ‘Zero ghisa’, con 106 km di condotte sostituite, con un investimento di circa 16 milioni di euro, iniziativa conclusa entro il termine indicato dall’Autorità per l’energia (una delle poche realtà ad avere operato nei termini), cosa che garantirà una migliore gestione del servizio e minori manutenzioni alla rete. Proseguirà anche lo sviluppo della rete di telecomunicazioni in fibra ottica, con il completamento della dorsale verso Peschiera per poi cablare tutta la sponda gardesana in collaborazione con Garda Servizi utilizzando la rete delle fognature per fare passare i cavi senza dovere effettuare nuovi scavi. Rete che si amplia anche lungo la dorsale dell’Adige, sfruttando i tralicci dell’alta tensione per connettere Verona con Trento.

Dati e numeri che fanno sorridere il presidente Paternoster, prossimo a chiudere il suo secondo mandato quinquennale alla guida della multiutility: «credo che i numeri testimonino oltre le parole quanto fatto da questa gestione. Gli utili cinque anni sono stati all’insegna della crescita e dei numeri record – nel 2013 è stato registrato il miglior bilancio in assoluto della società – con una qualità di servizio sempre a livelli di eccellenza. Senza trascurare, ovviamente, le ricadute positive sul territorio comunale, visto che al comune di Verona stacchiamo ogni anno un ricco assegno che va ad alimentare investimenti pubblici, oltre alle ricadute sociali ed economiche derivanti dai nostri 1.500 dipendenti».