Dao, un 2014 da incorniciare per fatturato, utili e crescita della rete distributiva a NordEst

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presidente DAO Ivan Odorizzi
presidente DAO Ivan OdorizziOdorizzi: «gli utili sono saliti del 4%, mentre il fatturato atteso nel 2015 sarà di 400 milioni»

Dao, la cooperativa Dettaglianti Alimentari Organizzati di Trento nata nel 1962 su volontà di 20 alimentaristi della città di Trento, è ormai una realtà grande ed articolata, terzo polo commerciale in Trentino Alto Adige dopo la catena privata di Poli e quella cooperativa Sait/Coop, ormai attiva su tutto il NordEst, che gestisce sul territorio il marchio Conad.

Chiude un 2014 da incorniciare per la crescita del fatturato, degli utili e della crescita della rete distributiva. Una situazione decisamente in controtendenza con la media fatta registrare dal mercato della grande distribuzione organizzata (Gdo). Con il presidente di Dao, Ivan Odorizzi, i numeri del bilancio del 2014 e una panoramica delle iniziative che la cooperativa si propone per il 2015.

Un 2014 dalle grandi cifre…

Un anno buono, dalle grandi soddisfazioni nonostante le crisi dell’economia. Abbiamo fatto registrare una crescita del fatturato dei negozi del 4% a 350 milioni di euro, con l’obiettivo di arrivare nel 2015 a 400 milioni anche grazie all’acquisto di parte della rete ex Billa con 13 punti vendita (gli altri 32 sono stati acquistati dalla consociata Cia-Conad di Forlì), cosa che consentirà la nostra presenza nelle province di Verona e di Vicenza.

Una crisi che non vi ha toccato, stando alle cifre del vostro bilancio…

Non ci possiamo sicuramente lamentare, ma se andiamo indietro solo di qualche anno, gli incrementi annuali per la nostra realtà erano sempre a due cifre, mentre ora siamo calati ad una sola cifra. Non tutto è male, ovviamente. C’è chi sta decisamente peggio, come coloro che hanno perduto il lavoro o che il lavoro non riescono a trovarlo. Nel nostro piccolo, la crisi ha imposto una rivisitazione generale di tutta l’organizzazione interna volta a trovare efficienza e risparmi anche nei processi più piccoli e marginali, anche per liberare risorse per nuovi investimenti. Questo insieme ci ha premiato, anche perché siamo riusciti a trasferire parte del nostro efficientamento sui prezzi praticati alla clientela.

Dao/Conad è in decisa crescita.

Il merito va alla strategia commerciale, che affianca alle decisioni del centro distributivo di Bologna anche la valorizzazione dei prodotti del territorio, Ciascuna realtà appartenente al marchio Conad segue una propria politica di valorizzazione della produzione locale, valorizzando le peculiarità locali. Ma anche a livello centrale, la distribuzione tende a premiare le specificità locali in modo da farle conoscere in tutto il paese.

Crescete nonostante i consumatori siano sempre meno fedeli alle singole catene distributive.

Non c’è dubbio che il consumatore oggi sia particolarmente informato e agguerrito sul fronte dei prezzi e delle promozioni. Assistiamo ad un nomadismo dei consumatori tra i vari punti vendita, pronti ad acquistare solo ciò che è in promozione, lasciando perdere il resto, cosa che prima ci consentiva di recuperare parte degli sconti con le vendite dei prodotti a prezzo pieno. Anche se credo che di fondo ci sia l’errore da parte dei consumatori che puntano tutti i loro risparmi solo sul settore alimentare: vengono privilegiati gli acquisti di prodotti di qualità inferiore, quando invece si corre ad acquistare l’ultimo telefonino.

Sulla medesima piazza trentina, stupisce la positività di bilancio di Dao/Conad in confronto con le difficoltà di Sait/Coop, pur essendo entrambe delle cooperative.

Pur appartenendo alla stessa famiglia della distribuzione cooperativa trentina, abbiamo un differente sistema di vendita. Ho letto anch’io delle difficoltà del settore commerciale di Sait/Coop ed in particolare dei Superstore. Si tratta di una situazione che testimonia le difficoltà del mercato, sempre più attento e settorializzato. Anche a livello nazionale, sono poche le catene che vanno bene: Esselunga, Conad, Eurospin, mentre altre arrancano o fanno un pareggio risicato.

Lei ha citato Eurospin, il discount dove Dao è uno dei 4 soci storici al 25%…

Si tratta di una realtà estremamente dinamica, che continua a macinare numeri di bilancio in crescita e ad espandersi in tutt’Italia dove ha appena aperto il millesimo negozio. Eurospin sta facendo meglio di colossi come Lidl, cui va sicuramente il merito di avere trasformato il modo di essere discount. Eurospin è in crescita con il 33% di quota di mercato dal precedente 31%, mentre Lidl è passata dal 20 al 17%. Credo che l’aver inserito prodotti di marca all’interno delle referenze di Lidl abbia nuociuto all’azienda, anche perché i loro prezzi bassi continuativi probabilmente non riescono a reggere al picco della promozione lanciato dalla marca presso tutte le catene distributive ordinarie. Per Dao, Eurospin è una leva formidabile per la redditività dei soci, perché gli i dividendi garantiti dalla catena discount vanno tutti a riserva della cooperativa Dao, rafforzandone il patrimonio, che così ha più margini di ristorno ai soci sulle attività proprie: siamo una delle pochissime cooperative a garantire ai soci il ristorno del 100% degli utili, quando altre arrivano si e no al 50%. I dividendi di Eurospin costituiscono una leva finanziaria che garantiscono da sempre la maggiore remunerazione ai soci rispetto alle altre cooperative della distribuzione di consumo, cosa che fa crescere la richiesta di adesione.

Torniamo alla grande distribuzione. In Trentino l’esperienza dei Supestore Coop non è stata delle migliori, specie negli ultimi anni: ora tocca a Dao/Conad aprire il proprio mega negozio a Rovereto, con una superficie di oltre 1.800 metri quadri. Non è un rischio?

Bisogna dire che la scelta di aprire il nostro primo grande negozio a Rovereto è partita alcuni anni fa, quando la situazione economica era ben diversa da quella odierna. Contiamo sul fatto che sulla piazza di Rovereto non siamo ancora presenti e che il negozio è posto in una posizione strategia al centro della città con annesso grande parcheggio sotterraneo. Abbiamo acquistato per circa 10 milioni di euro tutto il piano terra, per una superficie di 3.600 metri quadri del nuovo edificio che sarà terminato entro la fine dell’anno. All’interno di questo spazio troveranno posto non solo un grade supermercato, il più grande all’interno della nostra realtà Dao/Conad con 1.800 metri quadri, ma anche altre iniziativa, come il bar con tavola calda, la parafarmacia, non escludendo degli spazi ad uso della comunità. Daremo lavo a 50 nuovi dipendenti. Se poi si considera che li vicino chiuderà un supermercato a seguito della ristrutturazione di una catena, crediamo che il nostro primo superstore potrà darci qualche soddisfazione.

Appartenendo alla stessa famiglia della distribuzione cooperativa, si nota che alcuni punti vendita Sait/Coop stanno passando a Dao/Conad.

Le cooperative di base presenti sul territorio guardano con interesse alle nostre politiche commerciali, che privilegiano la redditività a favore dei soci. La pubblicità a marchio Conad con le relative promozioni con il taglio dei prezzi che durano su determinati prodotti per un anno intero che cambiano ogni mese che facciamo già da tre anni ci danno un vantaggio su Coop che ha iniziato il taglio dei prezzi solo da poco. Dao/Conad è poi una realtà più piccola, dinamica e flessibile, capace di adattare meglio l’offerta alle esigenze del mercato. Tutte cose che oggi ci premiano sul mercato.

In Veneto avere acquisto parte della catena distributiva ex Billa. Cosa vi aspettate?

Si tratta di una bella scommessa, anche se si tratta di un mercato tutto da scoprire dove non siamo mai stati direttamente presenti. Si tratta di una zona difficile, con molta concorrenza, grandi superfici di vendita. Ora come ora, puntiamo al pareggio di bilancio, rimandando al futuro le ambizioni. Puntiamo a migliorare la rete logistica, visto che alimenteremo i punti vendita veneti partendo dal magazzino di Trento, sfruttando al meglio il sistema delle consegne da parte dei vari vettori.