A Vicenza l’Equal Pay Day in via Cavour

0
410

Vicenza. Per porre l’attenzione sulla perdurante disuguaglianza tra i sessi, il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza ed Bpw Fidapa, con il patrocinio del Comune di Vicenza, organizzano giovedì 16 aprile 2015 il ‘giorno per un’equa retribuzione’, “Equal Pay Day”, caratterizzato dallo slogan “stesso stipendio per lo stesso lavoro”.

Durante l’equal pay day, che si terrà giovedì prossimo 16 aprile in via Cavour (angolo Corso Palladio) dalle ore 10.00 alle ore 13.00, sarà presente un punto informativo sulla differenza salariale tra uomini e donne.

Secondo gli ultimi dati della Regione Veneto, la differenza di stipendio tra donne e uomini ammonta ad oltre il 30 per cento (considerando gli impieghi a tempo pieno e part time), un dato che rappresenta quasi il doppio rispetto alla media europea del 15 per cento.

“Si tratta di un differenziale – Osserva Carla Favero, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Odcec di Vicenza – che dipende da fattori culturali, economici e di conciliazione lavoro-famiglia ed è sensibilmente legato all’età del contribuente, perché le disparità nei redditi percepiti tra donne e uomini aumentano nella fase della vita in cui si concentrano maggiormente i conflitti tra la realizzazione economica e quella familiare, infatti in Veneto, nel trend di crescita per classi di età comprese tra i 25 ed i 44 anni, le donne evidenziano una crescita decisamente più contenuta rispetto agli uomini.”

Durante l’Equal Pay Day sarà effettuata una raccolta delle firme per chiedere la deducibilità fiscale completa delle spese sostenute dalle famiglie per le colf e le badanti, “si tratterebbe di un primo incentivo – continua Favero – per permettere alle donne di dedicarsi al lavoro con maggiore serenità, senza avere tutto il peso della famiglia sulle proprie spalle.”

Fra le cause principali del gender pay gap, l’organizzazione BPW – Fidapa ha rilevato la discriminazione al momento dell’assunzione, l’inquadramento inferiore, il demansionamento post maternità con prospettive minori di sviluppo di carriera, e la percentuale ancora troppo esigua di uomini che condividono i lavori di cura nell’ambito della famiglia.

“Nonostante l’art. 3 della nostra Costituzione, che sancisce la parità di ogni cittadino sotto tutti gli aspetti, senza distinzioni di sesso – dichiara Francesca Bressan, presidente Fidapa Vicenza – in Italia non è ancora pienamente raggiunta la parità retributiva fra uomo e donna. Anche secondo il diritto comunitario è illegale discriminare le donne sul lavoro. Purtroppo, invece, esistono differenze davvero molto consistenti: in Italia una donna guadagna meno di un uomo e soprattutto ha un accesso limitato nella progressione della carriera, proprio per l’influenza del ruolo familiare che svolge, rendendo le donne italiane cittadine penalizzate. Quante ragazze rinunciano oggi a fare figli in età giovanile per inseguire la carriera?? Tantissime!… e il rinvio non fa certo bene alla società intera, che deve esserne consapevole.”

La giornata si pone quale azione di sensibilizzazione con tre obiettivi: porre l’attenzione in Vicenza sulle differenze salariali tra uomini e donne o gender pay gap, sottolineare tutte le conseguenze del problema e individuare concretamente le possibili soluzioni. Le differenze salariali tra uomini e donne, infatti, non significano per le donne solo guadagnare meno degli uomini nel presente, ma incidono anche pesantemente sulle future retribuzioni pensionistiche, fattore questo che espone le donne ad un più alto rischio di povertà nell’età. Presso il gazebo saranno consegnate le borse rosse con i materiali informativi sulla differenza salariale tra uomini e donne.