Gare di appalto: protesta di Cna Alto Adige sulle modalità di raggruppare più lotti in un unico bando

0
819
cna bz TN presidente Claudio Corrarati 1
cna bz TN presidente Claudio Corrarati 1Corrarati: «non si possono lasciare fuori dalla porta le piccole imprese locali»

«Così non va, non si possono lasciare fuori dalla porta le piccole imprese locali»: questo il commento a caldo del presidente della CNA-SHV Alto Adige, Claudio Corrarati, di fronte all’ennesima scelta delle amministrazioni locali di riunire in un unico bando di gara servizi per lotti diversi.

I fatti sono questi: il comune di Bolzano deve affidare in appalto i servizi di pulizia dei propri uffici, che sono dislocati in edifici diversi, sparsi per la città.

L’idea dell’amministrazione, dunque, è quella di riunire tutti i servizi in un unico appalto riservato a grandi imprese (le imprese di pulizia sono iscritte alla Camera di commercio per classifica di importi, dalla più piccola alla più grande), escludendo, di fatto, la possibilità di accesso alle imprese minori. «In questo modo – prosegue Corrarati – sono favorite le poche imprese altoatesine di grandi dimensioni, ma soprattutto le grandi imprese extra-provinciali, in particolar modo le grandi cooperative, e sono altre risorse locali che se ne vanno in altre direzioni…».

L’importo complessivo della gara d’appalto non è trascurabile: quasi un milione e mezzo di euro. Nello stesso modo è partita ieri un’altra gara di appalto, questa volta della Provincia di Bolzano, per circa un milione e ottocentomila euro per la manutenzione di impianti di riscaldamento, per l’Ospedale di Bolzano e per il Distretto sanitario di Don Bosco. «Ma perché metterli insieme? – si chiede Corrarati – Bandendo due gare singole si sarebbero date più opportunità a tante nostre imprese più piccole, anziché sempre alle solite note. L’Unione Europea ha già sancito, con una propria direttiva che è in via di recepimento sia in sede nazionale sia provinciale, la necessità di favorire le piccole e medie imprese suddividendo, ove possibile, gli appalti in lotti. La stessa cosa è già contenuta nella vigente legge nazionale sugli appalti, tra i principi che regolano la legge stessa che cita “Nel rispetto della disciplinacomunitaria in materia di appalti pubblici, al fine di favorire l’accesso delle piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti devono, ove possibile ed economicamente conveniente, suddividere gli appalti in lotti funzionali. I criteri di partecipazione alle gare devono essere tali da non escludere le piccole e medie imprese”». Per Corrarati «nei due casi di appalti in questione c’era sia la possibilità sia la convenienza a suddividerli in lotti; la decisione delle due amministrazioni, quindi, non può che essere dettata da convenienze burocratiche degli uffici più che dall’interesse generale».

Per il presidente di Cna Alto Adige «in questo momento economico delicato, gli enti locali dovrebbero fare più attenzione a queste scelte, e la CNA-SHV sarà lì a ricordarglielo. Abbiamo, infatti, già segnalato la scorrettezza dell’appalto comunale all’Agenzia provinciale per i contratti pubblici chiedendole di intervenire per far ritirare e riformulare il bando, la stessa cosa faremo per il bando della manutenzione degli impianti di riscaldamento. Se l’organismo provinciale non interverrà, si dovrà ricorrere ad azioni legali costosissime per tutti, con ritardi nei tempi di affidamento dei lavori e questa certo non sarebbe la soluzione ottimale. Quindi si auspica un ripensamento spontaneo da parte delle amministrazioni, che devono assumersi di fronte alle imprese locali la responsabilità delle loro scelte, che avranno sicuramente ripercussioni politiche oltre che economiche».