Al Centro Congressi Confartigianato Vicenza, finalissima di “Giotto a bottega da Cimabue”

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Confartigianato veneto concorso fare imprese Ipsia Bardolino 1 classificato
Confartigianato veneto concorso fare imprese Ipsia Bardolino 1 classificatoProtagonisti 90 idee di impresa, 1.500 studenti, 57 istituti e 57 imprese artigiane. Vince “La Sartoria del Gusto” dell’IPSAR “Luigi Carnacina” di Bardolino (VR). Premio speciale della Giuria a “i-realizzabili” il progetto della Fondazione IREA Morini di Este (PD)

Al Centro Congressi di Confartigianato Vicenza, si è svolto il convegno di chiusura e la “finalissima” che ha visto sfidarsi a colpi di diapositive le 18 idee imprenditoriali preselezionate nei 6 appuntamenti territoriali, nell’ambito del progetto avviato un anno fa e voluto da Gruppo giovani Confartigianato Imprese Veneto, Regione Veneto, Veneto Sviluppo ed Ufficio scolastico regionale del Veneto, con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo e della Regione Veneto denominato “Giotto a bottega da Cimabue Facciamo un’impresa!”

Un successo andato al di la delle più rosee attese che ha impegnato ben 57 istituti professionali statali e CFP veneti, 57 imprese artigiane e 1.500 studenti che hanno realizzato 90 idee imprenditoriali in 5 diversi ambiti: enogastronomia; edilizia legno ceramica e moda; meccanica e meccatronica; elettronica ed elettrotecnica; energia.

Prima classificata è risultata l’idea degli studenti della IV C enogastronomia dell’IPSAR “Luigi Carnacina” di Bardolino (VR) denominata “Sartoria del gusto”, un progetto di ristorante che offre un servizio di somministrazione di cibi e bevande sani. «Abbiamo posto – hanno detto i ragazzi – l’attenzione all’apporto dei valori nutrizionali, ai corretti abbinamenti e al gusto. Il menù del pranzo è personalizzato ovvero preparato come un “abito cucito su misura”».

Seconda classificata “The White Fox” dell’Enaip di Cittadella PD (elettromeccanica ed elettrotecnica), terza classificata, infine, “Fasi Innovative”, ambito meccanica meccatronica, dell’IPSIA Lampertico di Vicenza. Premio speciale della giuria è stato assegnato a “I-realizzabili”, la bottega degli oggetti artigianali progetto della Fondazione IREA e della Cooperativa Ygest It nata per cerare opportunità di lavoro per le persone con disabilità.

L’assessore regionale alla formazione Elena Donazzan, davanti ad una sala gremita da oltre 400 studenti, ha affermato che «inventarsi un lavoro è una grande esperienza che abbiamo voluto far provare a questi straordinari ragazzi con l’obiettivo di salvaguardare il potenziale del nostro Veneto: lo spirito imprenditoriale. Frutto di educazione, di un sistema favorevole, della consuetudine al dialogo tra impresa e scuola che non hanno eguali in altre parti del Paese, grazie soprattutto ad organizzazioni come Confartigianato che da anni fanno da elemento facilitatore per l’incontro di questi due mondi. La Regione ha creduto il questo progetto e ha volentieri messo a disposizione le risorse necessarie grazie al protocollo di intese che, non ha caso, è stato sollecitato e siglato dal Gruppo Giovani di Confartigianato Imprese Veneto».  

«Ormai da 20 anni collaboriamo con le scuole – ha aggiunto il presidente di Confartigianato Giovani di Vicenza e componente del direttivo giovani regionale Cristian Veller- e siamo fieri di essere stati stimolo di questo progetto che incentiva l’autoimprenditorialità. Dobbiamo difendere il DNA che è in ognuno dei cittadini di questo territorio, perché l’Europa lo vorrebbe emulare. L’inventiva e la creatività sono peculiarità dell’Italia che vanno difese. Infine, vogliamo far capire ai giovani e agli insegnanti che cosa significa fare impresa, perché i giovani sui quali investiamo oggi saranno la classe dirigente di domani. Se i giovani – ha concluso Veller – hanno un così forte attaccamento al territorio e a valori quali l’ambiente, la socialità e la diversità , siamo sulla buona strada».

Soddisfatto Pierluigi Zanini, presidente della Confartigianato Giovani imprenditori scaligera per il primo premio ad una scuola veronese: «ci complimentiamo con i ragazzi dell’IPSAR Carnacina e con tutti i protagonisti di questa iniziativa che, per molti mesi, ha occupato studenti dell’intera regione nel comprendere cosa significhi ideare e strutturare un’impresa».

I 18 progetti finalisti si sono presentati alle due giurie, la prima istituzionale composta da rappresentanti dell’assessorato alla formazione, istruzione, lavoro e trasporti della Regione del Veneto e della presidenza dei giovani imprenditori di Confartigianato imprese veneto; la seconda tecnica composta da Maurizio Di Trani (direttore marketing e comunicazione Tecnica Group), Pier Giorgio Paladin (titolare di Ideeuropee, Communication in Action) e Carlo Rossi amministratore delegato di Aipem Srl.

«Siamo convinti – ha concluso Marco Campion presidente di IVL, Istituto Veneto per il Lavoro di Confartigianato – che ci debba essere una costante collaborazione tra scuola e mondo del lavoro. Nella scuola c’è bisogno del modello tedesco, in cui mondo del lavoro e della scuola si incontrano fin da subito. Dobbiamo far capire ai genitori per primi e poi ai ragazzi che il saper fare manuale ha ancora un valore: creatività e competenze tecniche sono la ricetta vincente e il lavoro sul campo per realizzare un’idea è fondamentale. Sono certo che con questo progetto abbiamo centrato l’obiettivo di sensibilizzare i giovani al fare impresa».