Cortina 2021: una vittoria del governo

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Candidatura Cortina mondiali sci Franceschi Tomba Zaia
Candidatura Cortina mondiali sci Franceschi Tomba ZaiaDe Menech: «Candidatura appoggiata un anno fa dall’esecutivo»

Cortina ospiterà i mondiali di sci del 2021. Lo ha stabilito la Federazione internazionale Sci (Fis) accettando Cortina come unica candidatura. Il capoluogo ampezzano ha centrato l’obiettivo al quinto tentativo dopo il fallimento delle candidature 2013, 2015, 2017 e 2019.

Cortina sta coronando un sogno: il Mondiale di Sci alpino che per quattro volte le era stato negato, l’ultimo tentativo lo scorso anno per l’edizione 2019 con la città battuta per 9 voti a 8 dalla svedese Are, ora è di fatto suo. Il sigillo arriverà nei prossimi mesi, ma dopo l’ufficializzazione della scelta della Fis del capoluogo ampezzano come candidato unico per il 2021, le parole del presidente della Federazione Sport invernali Flavio Roda non lasciano dubbi su un appuntamento che sarà rispettato: «l’impegno che avevamo preso per far sì che Cortina fosse l’unica candidata è stato rispettato, adesso avremo un anno in più per lavorare con ancora maggiore vigore».

La competizione iridata tra sei anni può rinverdire la leggenda di quest’angolo di Veneto che risale sul trono dopo carestie di neve, blitz fiscali e inchieste comunali. Un trono costruito con una storia sportiva fatta di 9 gare di Coppa del Mondo maschile, 78 di Coppa del Mondo femminile – che si tiene ogni anno ininterrottamente dal 1993 – e poi, ancora, di 6 edizioni della Coppa Europa di Snowboardcross, 5 del Tour de Ski e dieci dei Campionati del Mondo in diverse discipline.

Cortina dAmpezzo poster turistico Enit 1920«Raccogliamo finalmente i frutti di un lungo e serio lavoro. Un risultato storico – commenta il sindaco ampezzano Andrea Franceschi -. Accettando la nostra candidatura come unica la Fis ha confermato la bontà del nostro progetto. Eravamo stati ingiustamente penalizzati dall’esclusione per l’iride del 2019, ora siamo pronti. Possiamo lavorare da subito, vogliamo essere l’immagine di un’Italia che anche se cade sa rialzarsi e ripartire con orgoglio e fiducia. Un traguardo fondamentale non solo per il nostro territorio, ma anche per tutto il Veneto».

Cortina avrà un anno in più, rispetto al tempo necessario qualora ci fossero stati altri pretendenti alla manifestazione, per organizzare l’evento e presentarsi con le carte in regola per il via definitivo. A metà aprile i cortinesi avevano espresso apprezzamento per la candidatura: nel referendum consultivo promosso dal comune i voti favorevoli erano stati circa il 60%, su un totale di 2.218 votanti alle urne, pari al 44% degli aventi diritto.

«Giustizia è fatta» sottolinea soddisfatto il presidente del Veneto, Luca Zaia, che lo scorso anno a Barcellona dopo pochi secondi la bocciatura di Cortina per il 2019 aveva parlato di «pronunciamento scandaloso. Dopo i fasti delle Olimpiadi invernali del 1956, sarà scritta una nuova pagina epica nella storia dello sci nel cuore di uno dei grandi patrimoni dell’Unesco».

Per accogliere il Mondiale 2021, Cortina d’Ampezzo ha pronti progetti di potenziamento di strutture e tracciati di gara. Sono previsti lavori di allargamento, adeguamento e messa in sicurezza delle piste mondiali. I due traguardi formeranno un’unica arena nella zona di Rumerlo, a meno di trecento metri l’uno dall’altro e garantendo spazi e servizi adeguati per spettatori, addetti ai lavori, atleti e giornalisti.

Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il mondiale del 2021 è «ancora meglio» di quello del 2019: «abbiamo ripresentato lo stesso dossier ed è andata ancora meglio perché quelli del 2021 saranno mondiali preolimpici, con un appeal superiore a quelli del 2019, post olimpici». Un passaggio, quello dei Mondiali, che per Cortina significherà arricchimento di infrastrutture e grandi ricadute sociali sulla comunità non solo locale. Era stato calcolato già per l’eventuale edizione 2019 che la manifestazione permetterà al Veneto di presentare le proprie eccellenze agli occhi di oltre 500 milioni di spettatori televisivi.

«L’affidamento a Cortina dell’organizzazione dei mondiali di sci nel 2021 è una vittoria di tutta la comunità bellunese, del comitato promotore di Cortina ma anche del governo italiano» afferma il deputato e segretario del Pd del Veneto, Roger De Menech.

Il progetto della candidatura di Cortina ai Mondiali di sci alpino è “verde”: non si prevedono interventi devastanti, non ci saranno nuove infrastrutture di grande impatto ambientale. Così recita il dossier presentato per il 2019, che sarà sostanzialmente ripreso dal nuovo documento, da presentare alla Federazione internazionale sci il prossimo settembre. Per il ritorno in Italia della rassegna iridata, che manca da Bormio 2005, la città ampezzana sta già lavorando per adeguare le proprie strutture. Si prospettano due sole opere nuove: la pista Anton Sailer, sul Col Druscié, per le gare di slalom speciale, maschili e femminili, e la strada di accesso al traguardo di Rumerlo. La pista è stata approvata dalla Regione Veneto un anno fa, per l’impiego agonistico; per la strada, il comune ha messo a bilancio preventivo 8 milioni di euro. In quanto alle altre piste, l’attuale Olimpia rimarrebbe per le gare femminili; la nuova Vertigine Bianca, realizzata collegando piste già esistenti, ospiterebbe le prove veloci maschili; sulla Labirinti ci sarebbe lo slalom gigante.

Quanto ai numerosi servizi richiesti da un mondiale, si pensa di utilizzare le strutture esistenti, come il centro polifunzionale Alexander Girardi e lo stadio Olimpico del ghiaccio. In altri casi si allestiranno strutture temporanee, da rimuovere dopo l’evento. Il progetto prevede poi una nuova piscina, la riqualificazione della ex stazione e la pista da bob che dovrebbe prevedere nelle vicinanze un nuovo edificio denominato ‘città dello sport’, che permetterà di ospitare gli atleti delle varie discipline in una struttura dotata di tutte le attrezzature necessarie. Non viene trascurata la voce trasporti aerei: nel dossier si assicura la conclusione dei lavori di ammodernamento dell’eliporto di Fiames. Per l’accesso ferroviario si fa riferimento alle “due importanti stazioni vicine a Cortina, entrambe a 30 chilometri, Calalzo a sud, Dobbiaco a nord”. Per gli alberghi, il dossier indica 4.761 posti letto, indirizzando gli altri ospiti verso Cadore, Pusteria e Val Badia. E’ previsto l’impiego di 1.200 volontari, ad affiancare lo staff di persone stipendiate. Nei dieci giorni di gare è ipotizzato l’afflusso di 150.000 spettatori.