Friuli Venezia Giulia riassegnate le deleghe in Giunta regionale

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FVG debora serracchiani sorrisoSerracchiani: «dopo questa legislatura potrei fare il bis»

La presidente della regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha varato la riorganizzazione della giunta regionale con la riassegnazione delle deleghe che «sarà effettiva nei prossimi giorni e la delibera arriverà in Giunta il prossimo venerdì o la settimana successiva» come ha annunciato a Udine, illustrando alla presenza dei capigruppo della maggioranza la redistribuzione delle deleghe in Giunta.

Il “mini-rimpasto” prevede il passaggio delle competenze delle politiche agricole dal vicepresidente Sergio Bolzonello al nuovo assessore Cristiano Shaurli, già capogruppo Pd in Consiglio, e l’acquisizione delle politiche comunitarie, finora in capo all’assessore alle Finanze Francesco Peroni, da parte dello stesso vicepresidente e assessore alle attività produttive. «Questa è una fase che stavamo portando avanti da tempo – ha spiegato Serracchiani -: siamo partiti in otto impostando il lavoro, lo abbiamo fatto in due anni intensissimi in cui abbiamo realizzato riforme importanti, come quelle della cultura, della sanità, degli enti territoriali, e il “Rilancimpresa”. Nella fase attuativa abbiamo riadattato le competenze a quelle che sono le nostre nuove necessità».

Serracchiani ha precisato che per la nuova delega di Bolzonello «in questa fase si passa all’attuazione delle politiche comunitarie, dunque è necessario che le attività produttive abbiamo anche la parte legata all’attuazione delle risorse». Ha poi sottolineato che «l’assessore alle finanze, per la prima volta nella storia di questa regione, gestirà tutto il sistema delle 64 partecipate, tra dirette e indirette, quindi anche per questo c’è la necessità di riaggiornare il sistema delle deleghe».

La riassegnazione è avvenuta «senza alcun problema all’interno della maggioranza. Anzi – ha proseguito Serracchiani – sono particolarmente soddisfatta dell’ottimo rapporto che abbiamo mantenuto in questi tre anni e che manterremo anche per il prossimo lavoro». Serracchiani ha sottolineato che «l’annuncio ufficiale è stato dato alla presenza dei capigruppo della maggioranza: il modo migliore per “fotografare” che abbiamo lavorato molto bene insieme».

Shaurli non si dimetterà da consigliere regionale: «non vogliamo alcun passaggio a vuoto – ha concluso Serracchiani – dunque i nostri consiglieri regionali non devono soltanto essere le antenne sul territorio ma anche i soggetti che attuano in prima persona le riforme, e per fare questo è necessario che ci sia un costante collegamento tra Giunta e Consiglio».

Serracchiani guarda anche al futuro: «contrariamente a quello che mi si attribuisce, come ho detto questa mattina nella riunione del gruppo del Pd, potrei voler fare il presidente della Regione anche il prossimo giro. Vorrei che fosse chiaro che le riforme non si fanno in cinque anni, ma in un lavoro che la Regione deve portare avanti per tanto tempo». «Questo significa – ha proseguito Serracchiani – che abbiamo l’ambizione di essere noi quel governo che attua le riforme e le porta avanti nel tempo».