Completamento Valdastico Nord: per Delrio non è prioritaria

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graziano delrio
graziano delrioA4 risponde al ministro ricordandogli gli impegni del suo predecessore e le disposizioni di legge

Sulla realizzazione delle opere pubbliche, il nuovo ministro alle infrastrutture Graziano Delrio ha cambiato registro rispetto al suo predecessore. Il ministro si è scagliato contro “project financing finti”: «patti chiari e amicizia lunga – ha detto Delrio, a margine di un incontro elettorale nel bellunese – In questo mese ho definanziato due “project financing” finti, la Telesina e la Tirrenica, in altre parti d’Italia».

Delrio ha parlato poi di un progetto atteso in Veneto, la Valdastico Nord: «o si supera con un’intesa l’opposizione della Provincia di Trento, oppure sia la Costituzione italiana sia la Commissione Europea renderanno impossibile l’opera. L’intesa è necessaria e non è una mia fantasia. Comunque stiamo lavorando tutti per questo obiettivo che riteniamo utile».

La posizione di Delrio è stata criticata dai vertici della Concessionaria incaricata del completamento della Valdastico Nord, secondo cui non è insuperabile, e dunque vincolante, l’assenso della Provincia di Trento per il prolungamento a nord dell’autostrada A31 Valdastico. Lo sostiene la società Autostrada Brescia Padova, suffragata dal parere del prof. Enrico Grosso, giurista, il quale, in merito alla disciplina costituzionale dei rapporti tra lo Stato e la Provincia di Trento nella vicenda riguardante il completamento dell’A31, ribadisce che «sia la possibilità per lo Stato di procedere con l’approvazione del progetto attraverso la procedura “del dissenso” prevista dal Codice dei Contratti, sia la possibilità di procedere successivamente con la realizzazione dell’infrastruttura, avendo lo Stato nel corso degli anni esperito tutti i tentativi possibili per il raggiungimento dell’intesa con la Provincia Autonoma». Alla quale, si precisa, «ed in ciò il parere è ancora più esplicito, non può essere riconosciuto in alcun modo il potere di veto su un’opera strategica di rilevanza nazionale ed europea, essendo peraltro la Valdastico Nord inserita tra le infrastrutture Ten-T a carattere transnazionale».

Sostiene il prof. Grosso come «la Corte Costituzionale abbia sancito che deve potersi legittimare una decisione unilaterale, affinché le esigenze unitarie di cui lo Stato è portatore non siano irragionevolmente e definitivamente compresse e che quindi, il dissenso della Provincia autonoma di Trento possa essere già oggi superato attraverso l’assunzione di una decisione unilaterale».