Provincia di Udine, industria della carta e grafica in ripresa

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Maria Teresa Tonutti capogruppo cartarie confindustria udine
Maria Teresa Tonutti capogruppo cartarie confindustria udineNel I trimestre 2015 l’attività produttiva cresce del +7,4% rispetto a ultimo trimestre 2014

Risulta in ripresa in provincia di Udine l’attività produttiva dell’industria cartaria e grafica. Dopo aver segnato una dinamica complessivamente piatta nel 2014 in linea con il quadro nazionale, l’attesa inversione di tendenza si è infatti concretizzata nel primo trimestre 2015, secondo l’indagine trimestrale condotta dall’Ufficio Studi di Confindustria Udine, sia rispetto al IV trimestre 2014 (+7,4%), sia nei confronti del I trimestre del 2014 (+3,4%), sostenuta dalla crescita, dopo la flessione registrata lo scorso anno (-2% il calo annuo), delle esportazioni del 5,8% (da 12,8 a 13,5 milioni di euro).

Il ricorso alla cassa integrazione nel I trimestre 2015, segna, come già avvenuto nel 2014, una diminuzione delle ore autorizzate del 62,9% (da 13.590 a 5.047 ore).

E’ quanto ha evidenziato a palazzo Torriani Maria Teresa Tonutti, neocapogruppo del Gruppo Cartarie, Poligrafiche ed Editoriali di Confindustria Udine, nel corso della prima riunione del Gruppo dopo il rinnovo degli organigrammi.

«Anche dal giro di tavolo tra i componenti del Gruppo è emersa una generale soddisfazione per l’andamento economico del primo semestre. Le nostre imprese stanno beneficiando degli investimenti effettuati negli anni di crisi. Aver puntato sulla specializzazione e sulla ricerca e innovazione di nuovi prodotti si è rivelato un vantaggio competitivo che ha consentito alle nostre aziende di agganciare la ripresa in atto entrando anche in nuove nicchie di mercato. Pur con qualche preoccupazione in vista della pausa estiva, le aspettative future – ha evidenziato Tonutti – restano moderatamente positive e propendono per un generalizzato recupero nonostante i sempre elevati costi energetici e gli oneri parafiscali su energia elettrica e gas che penalizzano soprattutto le imprese energivore, e l’aumento del prezzo della cellulosa di importazione espresso in dollari».

I dati provinciali si discostano, in positivo, dalla situazione di stagnazione in cui versa l’industria cartaria italiana che, dopo aver chiuso il 2014 con livelli produttivi vicini agli 8,6 milioni di tonnellate e prossimi a quelli del 2013 (con una perdita di oltre 1,5 milioni di tonnellate rispetto al massimo raggiunto nel 2007, riportando il settore a livelli vicini a quelli di fine anni ’90), ha proseguito con lo stesso trend anche nel I quadrimestre del 2015 registrando una variazione nulla rispetto allo stesso quadrimestre dello scorso anno.

Non solo di congiuntura del settore si è parlato durante l’assemblea di Gruppo. La neo-capogruppo ha anche formalizzato un primo programma delle attività per il prossimo biennio. Tra queste spicca la sua proposta di attivare, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori e altri gruppi merceologici interessati, un canale diretto di collaborazione con la scuola. «Attraverso una serie di incontri mirati degli stessi imprenditori con gli studenti, è nostra intenzione – spiega Tonutti – diffondere la cultura d’impresa, facendo conoscere meglio le eccellenze del nostro mondo, le opportunità che offre e le esigenze formative che richiede. In Friuli esistono tante piccole e medie aziende, anche del settore della carta e della grafica, che hanno qualcosa di interessante da raccontare e desiderose di interagire con i giovani per coglierne desideri e aspettative». Parimenti il Gruppo Cartarie vorrebbe rafforzare il collegamento anche con il mondo universitario: «penso – evidenzia Tonutti – agli studenti degli ultimi anni e alla possibilità che le nostre industrie della carta e della grafica siano oggetto delle loro tesi di laurea».