“Suoni delle dolomiti”: concerto abusivo tra le montagne e scatta la multa

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Agostino Carollo vince la sua lunga battaglia per la trasparenza e il rispetto delle procedure da parte di tutti gli organizzatori di spettacoli

 

 

AptSuoniDolomitiBrunelloVioGaleotta fu la mancanza di una carta nell’organizzazione del concerto in quota di Mario Brunello e del Quartetto Lyskamm il 7 luglio 2013 a Prati Col, sotto le Pale di San Martino, per uno dei numerosi concerti proposti dai “Suoni delle Dolomiti”, il festival musicale estivo che ogni anno porta nelle più belle località delle montagne trentine numerosi artisti di fama.

Peccato solo che il concerto, peraltro riuscitissimo, fosse abusivo, perché gli organizzatori dell’evento, come ha accertato la polizia amministrativa di Trento, non avevano l’autorizzazione comunale e che avevano realizzato la manifestazione senza la necessaria autorizzazione di pubblica sicurezza. Inevitabile l’emissione di un verbale di contravvenzione emesso il 23 giugno 2015 dalla Polizia Amministrativa a carico dell’APT di San Martino e della Presidente Paola Toffol con l’ingiunzione a pagare la sanzione di Euro 274,50.

La contestazione è di “aver organizzato all’aperto in Siror, località Col, il giorno 7 luglio 2013, dalle ore 14 alle 16, una manifestazione di pubblico spettacolo in assenza della necessaria autorizzazione di pubblica sicurezza”. Nell’ordinanza si precisa che l’organizzazione non aveva ottenuto neppure l’autorizzazione in materia d’inquinamento acustico.

Quello incriminato non è stato l’unico appuntamento irregolare organizzato dalle varie Apt in collaborazione con Trentino Marketing: la Polizia amministrativa ha accertato anche altre irregolarità, ma che per quelli non è stato ancora preso nessun provvedimento perché le Forze dell’Ordine non hanno prodotto verbali di accertamento.

A scoprire la “gabola” è stato Agostino Carollo, famoso musicista e disk jockey che per protestare per una presunta disparità tra gli organizzatori di eventi musicali aveva organizzato concomitante con il concerto irregolare una protesta perché ritiene che il festival musicale in montagna, pagato dall’ente pubblico, sia una forma di concorrenza sleale rispetto ai privati. «Finalmente li hanno sanzionati – dice ora Carollo – sono molto contento. Ora chiederò il risarcimento di tutti i danni».

All’epoca, la polemica tra Carollo e il direttore artistico dei “Suoni delel Dolomiti” Paolo manfrini fu molto veemente ed accesa, con Manfrini che sosteneva di avere tutte le carte a posto. Che evidentemente tali non erano, vista la contravvenzione staccata dalla polizia amministrativa.

La bega ora potrebbe fare un salto di qualità: dopo le querele che Trentino Sviluppo aveva fatto nei confronti di Carollo per il presunto disturbo ai danni del concerto “ufficiale”, querela finita con l’assoluzione totale di Carollo (cosa che è costata alle casse pubbliche di Trentino Sviluppo-Marketing oltre 14.000 euro di spese legali), ore c’è il rischio che gli organizzatori dei “Suoni delle Dolomiti” debbano pagare anche i danni per l’ingiusta querela ai danni di Carollo.