La Commissione Europea finanzia le infrastrutture in Italia con 1,2 miliardi di euro

0
360
tunnel ferroviario brennero BBT galleria pilota
Tra le opere ammesse che interessano il NordEst il tunnel ferroviario del Brennero e la navigabilità del fiume Po

 

tunnel ferroviario brennero BBT galleria pilotaAvanti sulla Tav e sul Brennero, ma anche sulla Chiasso-Milano e non solo. Un sì deciso viene dalla Commissione Ue, che ha assegnato all’Italia circa 1,2 miliardi di euro per la realizzazione di infrastrutture strategiche per i trasporti per un totale di 15 progetti. Tra questi i tunnel di base di Moncenisio e Brennero.

Sui 700 progetti candidati e tra i 276 selezionati per un importo complessivo di 13,1 miliardi di fondi Ue dalla “Connecting Europe Facility”, l’Italia, spiegano i tecnici di Bruxelles, è terza dopo Germania e Francia per risorse assegnatele. I due progetti chiave, anche in termini di finanziamento, sono il Brennero, per cui l’Italia ha finanziati sia lo studio di fattibilità che i lavori per il tunnel di base (fino a circa 1,2 miliardi di fondi Ue da dividere con l’Austria), e la Tav, per la realizzazione del tunnel di base del Moncenisio (fino a un massimo di 813 milioni da dividere con la Francia).

Vi è poi il potenziamento della Chiasso-Milano (fino a circa 41 milioni), il rafforzamento del collegamento ferroviario di Malpensa (fino a 2 milioni), soluzioni ambientali per il porto di Genova (fino a 4,6 milioni), uno studio per le autostrade del mare (Gainn4core, fino a 13 milioni), il miglioramento della navigabilità del Po (fino a 9,2 milioni) e uno studio sui suoi sistemi di comunicazione (fino a 1,2 milioni). Tra i selezionati vi è anche il rafforzamento del corridoio mediterraneo per le merci verso la Croazia (sino a 2,4 milioni), l’attuazione del corridoio Rotterdam-Genova (fino a 13,6 milioni), due progetti per la gestione dello spazio aereo (fino a circa 245 milioni da dividere con gli altri paesi Ue), poi uno studio per una piattaforma per l’ottimizzazione dello scambio di informazioni per i trasporti stradali (fino a 7,4 milioni da dividere con gli altri partner). Infine, il miglioramento del terminal merci dell’interporto di Padova (fino a 3,4 milioni).

Ora la lista dei progetti selezionati da Bruxelles verrà trasmessa agli stati membri e all’Europarlamento, e il via libera finale da parte della Commissione è atteso per il 10 luglio. In autunno, ha annunciato la commissaria ai trasporti Violeta Bulc, ci sarà comunque un secondo bando per un ammontare complessivo di fondi Ue per circa 7 miliardi. «La risposta da parte degli stati membri è andata al di là di ogni nostra aspettativa, i progetti erano tutti molto buoni ed è stato difficile scegliere» ha affermato Bulc, spiegando che «la priorità è andata a quelli che avevano il più alto valore aggiunto per l’Ue e quindi con un aspetto maggiormente transfrontaliero».

Soddisfatto delle notizie da Bruxelles il presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher, che osserva come per il progetto BBT siano state ammesse le percentuali massime di contribuzione: «da un lato dimostra la priorità assegnata anche in sede UE all’infrastruttura nella pianificazione dei collegamenti europei, dall’altro conferma le ottime valutazioni attribuite al progetto dagli esperti interni ed esterni della Commissione UE. Un progetto migliorativo dell’attuale infrastruttura e di cui beneficeranno sia la popolazione che l’economia».

«Un passo significativo nella direzione di ritenere strategici sia la realizzazione della galleria del Brennero che la costruzione delle tratte di accesso lungo il percorso Monaco-Innsbruck e Fortezza-Verona» afferma il presidente dei deputati Svp, Daniel Alfreider, prendendo posizione a nome dell’associazione parlamentare “Amici del Brennero”, valuta l’assegnazione dei fondi Ue al tunnel di base del Brennero (Bbt). «Fra i progetti chiave di alto valore aggiunto europeo, in particolari quelli transfrontalieri – sottolinea ancora Alfreider – l’Unione Europea indica la galleria di base del Brennero come uno dei progetti che miglioreranno in modo significativo la capacità, efficienza economica e impatto ambientale del trasporto merci e che inoltre permetterà un aumento sostanziale dei flussi di passeggeri tra l’Italia e il resto d’Europa».