Nonostante la crisi, cresce il mercato discografico italiano

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dischi musica vinile
Cd e long playing in vinile trainano le vendite focalizzate specialmente sul repertorio italiano e la musica classica

 

dischi musica vinileCresce in Italia il mercato discografico, nonostante la diffusione dello streaming digitale e la pirateria: secondo i dati resi noti da Deloitte per Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana, nata nel 1992 e aderente a Confindustria e alla Ifpi, Federazione dell’industria fonografica internazionale) nel primo semestre 2015 si è registrato un incremento complessivo del 22% rispetto allo stesso periodo del 2014, arrivando a 65.5 milioni di euro (nel 2014 lo stesso mercato aveva generato 53.6 milioni di euro).

I dati ufficiali Deloitte per Fimi attestano che il segmento CD è cresciuto del 21%, trainato dall’ottima performance del repertorio locale (+93%), e l’intero comparto fisico rappresenta il 57% del mercato con 37,3 milioni di euro. L’andamento è positivo anche per la musica classica, in salita del 19%, e per il vinile che, trainato dall’e-commerce, sale del 72% e rappresenta oggi il 4% del mercato. Nel digitale, grazie alla performance degli album (+12 % sul download), è cresciuto anche il download totale con un +6% (10,8 milioni di euro). Mentre lo streaming (audio e video), che arriva a rappresentare il 26% di tutto il mercato discografico e il 62% del digitale, è cresciuto complessivamente del 37% con 17,3 milioni di euro. Il digitale, per intero, ha generato 28,1 milioni di euro e rappresenta il 43% del mercato.