Crisi e sanzioni alla Russia: il “Made in Padova” ci rimette 155 milioni di euro all’anno

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Confindustria PD firma accordo Confindustria Russia
Nei primi 3 mesi cede l’export padovano a Mosca (-49,6%). Verso un conto da 538 milioni per il Veneto. Siglato accordo tra Confindustria Padova e Confindustria Russia

 

Confindustria PD firma accordo Confindustria RussiaL’imperativo è non arretrare di un solo centimetro. Anzi, ampliare i legami economici tra Padova e la Russia, identificare sinergie industriali e nuove opportunità di business per le Pmi, in filiere come la meccanica strumentale, l’agroindustria, l’arredamento, il sistema moda, gravemente colpite, da un anno a questa parte, dalla difficile situazione in Russia, tra crisi Ucraina, tensioni con l’Ue, sanzioni commerciali e svalutazione del rublo che nei primi tre mesi del 2015 ha ridotto l’export padovano verso Mosca di oltre 40 milioni di euro. E ribadire che la strada è una sola: dialogo tra i Paesi e spinta alle collaborazioni produttive, alle joint venture.

Il messaggio d’integrazione economico-produttiva arriva dall’incontro svoltosi a Padova tra Confindustria Padova e Confindustria Russia che hanno siglato un accordo di collaborazione che apre la strada a una relazione finalizzata a promuovere gli scambi commerciali e le collaborazioni produttive tra imprese padovane e russe, sviluppare progetti e joint venture, favorire la partecipazione a missioni, fiere e incontri “B2B” sulle due sponde.

Il memorandum è stato siglato da Mario Ravagnan, vice presidente di Confindustria Padova e presidente delle imprese metalmeccaniche e da Ernesto Ferlenghi presidente di Confindustria Russia a margine di un incontro sulla situazione economica in Russia organizzato dalla Sezione metalmeccanica di Confindustria Padova a cui hanno partecipato oltre 20 aziende con forti interessi in quel paese.

I prossimi mesi saranno ancora difficili, ma già a partire dal 2016 l’economia russa tornerà a crescere (+0,4% secondo Confindustria) e con essa anche le esportazioni “Made in Padova”, gravemente colpite dalla crisi russa, aggravata dalla proroga delle sanzioni (fino alla fine di gennaio 2016), che ha interrotto una fase di crescita a due cifre dell’export (+24,1% nel 2011-2013).

Già il 2014 si era chiuso con un calo del 18,2% delle esportazioni padovane verso Mosca (da 382 a 312 milioni di euro). Nei primi tre mesi del 2015 la caduta si è accentuata: la riduzione dell’export supera i 40 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2014 (da 81,6 a 41 milioni) facendo scivolare la Russia dal 6° al 14° posto tra i principali paesi di sbocco. E proiettando il trend (-49,6%) sui dodici mesi la voragine si amplierebbe a 155 milioni di euro (538 milioni per il Veneto, -32,6%).

In questo scenario, l’accordo tra Confindustria Padova e Confindustria Russia testimonia la fiducia per un mercato che, fino a un anno fa, era tra i più promettenti e la convinzione diffusa che, una volta superate le tensioni economiche e politiche, la domanda di “Made in Italy” in Russia tornerà a correre.

«Noi non molliamo – dichiara Mario Ravagnan, vice presidente di Confindustria Padova – perché non possiamo permetterci di perdere le posizioni guadagnate con fatica in questi anni in Russia e lasciare campo libero ai competitor cinesi e turchi. Altrimenti come faremo poi a rientrare su quel mercato così complesso, a quali costi? Il combinato tra crisi economica, svalutazione del rublo e sanzioni ha danneggiato pesantemente la nostra industria, in particolare la filiera meccanica, il sistema moda e arredo e l’agroindustria. Ma non possiamo arretrare nel presidio di un’area che è diventata un partner strategico per le nostre filiere. L’accordo di oggi nasce da questa convinzione e, attraverso il network con Confindustria Russia, offre alle Pmi il valore aggiunto di una piattaforma diretta, assistenza sul campo e ricerca di partner. Gli imprenditori italiani vanno in giro per il mondo a vendere il “Made in Italy”, ma l’Europa deve metterci nelle condizioni di farlo. Chiediamo al Governo di lavorare a una soluzione europea che ponga fine alle sanzioni e per una maggiore autonomia del nostro Paese».

«La firma del memorandum odierno tra Confindustria Padova e Confindustria Russia – dichiara Ernesto Ferlenghi, presidente di Confindustria Russia – è la risposta forte del mondo confindustriale alla richiesta delle aziende italiane di riconquistare quote del mercato russo che da oltre mezzo secolo rappresenta un mercato di grande interesse per il sistema industriale italiano, sia nelle attività di esportazione che di sinergie industriali. Complici il rallentamento dei consumi legati alla discesa del prezzo del petrolio, cambio rublo/euro e l’effetto delle sanzioni europee e controsanzioni russe, in poco più di un anno l’export italiano verso la Russia ha subìto un crollo di oltre il 30% per un valore che supera i 2 miliardi di euro e drammatico per le aziende del padovano rivolte al mercato russo. Ripartiremo con questo accordo per portare assieme a Confindustria Padova le nostre aziende a discutere con le controparti russe forme innovative di sinergie industriali».Confindustria PD firma accordo Ernesto Ferlenghi Confindustria Russia e Mauro Ravagnan VP Confindustria PD 3