Conlegno presenta le novità introdotte dal Regolamento UE n.995/2010

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legno trentino tavolame accatastato
Snaidero: «le nostre imprese hanno già intrapreso la direzione indicata dal Regolamento»

 

legno trentino tavolame accatastatoCon l’introduzione dell’Eutr (European Union Timber Regulation, il Regolamento europeo n. 995/2010 entrato in vigore nel marzo 2013 e adottato dall’Italia a fine 2014) sta creando lo scompiglio della novità tra gli operatori e distributori del settore legno, mobili e carta, che dovranno impegnarsi con un sistema di diligenza (“Due Diligence”) per dimostrare la legalità del legno importato da paesi extra-europei. A luglio sono scattati i primi controlli nelle imprese italiane da parte del Corpo Forestale dello Stato.

Qualche imprenditore teme l’aggravio di costi e di burocrazia, anche se, in prospettiva, costituisce un’occasione per dare valore aggiunto ai prodotti e a tutta la filiera, perché le imprese italiane potranno dimostrare in maniera certificata di aver eliminato quel «peccato originale» che talora è stato rinfacciato all’industria del legno, in particolare da alcune associazioni ambientaliste. Secondo alcune stime, si ritiene che il 30% del legname importato in Europa dai Paesi extra-Ue sia di provenienza illegale: di qui l’importanza di contrastare il fenomeno che danneggia gli operatori corretti, tanto che, tra le realtà che hanno maggiormente spinto per la sua adozione c’è FederlegnoArredo (Fla), l’associazione che rappresenta le aziende del legno e del mobile, la filiera produttiva a cui appartiene il 40% circa delle imprese interessate dal provvedimento. 

Roberto snaideroPer “Conlegno” (il Consorzio promosso dalle associazioni nazionali dell’industria, del commercio e delle Pmi del legno) si tratta in tutto di circa 11.000 aziende, che nel 2014 hanno importato dai mercati extra-Ue materia prima per un valore di 920 milioni di euro. Di queste, tuttavia, si stima che appena 2.000 siano adeguatamente informate dei contenuti e delle implicazioni del Regolamento.

Per questo Fla sta ora lavorando per diffonderne la conoscenza tra gli imprenditori, in stretta sinergia con Conlegno, che è anche uno degli 11 organismi di controllo riconosciuti dalla Commissione europea, con il compito di sviluppare i sistemi di “Due Diligence” che gli operatori potranno poi utilizzare per garantire il rispetto dell’Eutr. 

Proprio nelle scorse settimane Fla ha presentato alla Commissione europea di Bruxelles (durante le consultazioni tra gli Stati membri per la revisione dei prodotti interessati dalla normativa) una ricerca realizzata dal proprio centro studi assieme a “Conlegno” e al Wwf, sulle importazioni di legno e derivati nell’Unione Europea. La ricerca analizza, per ogni Paese membro della Ue, i volumi e i valori di prodotti importati e punta a diventare una pubblicazione annuale, che serva da guida per la stessa Commissione nell’applicazione della normativa e nel controllo di alcune “zone d’ombra”, ovvero alcuni Paesi, confinanti con altri extra-Ue, da cui sembra prosegua l’importazione di legno illegale.

La ricerca evidenzia che l’Italia è tra i Paesi più toccati e interessati dal Regolamento e dalla sua corretta applicazione in tutto il territorio Ue. Su un totale di 23 miliardi di euro (il valore delle importazioni europee di legno, mobili e carta provenienti da Paesi extra-Ue nel 2014) l’Italia è al terzo posto nella classifica degli importatori, con un valore di 2,6 miliardi; sale al secondo o primo posto per alcune categorie di prodotto (legna da ardere e pellet, ma anche per alcuni prodotti della carta). Inoltre, tra i Paesi da cui l’Italia importa la maggior parte di legname ci sono Stati Uniti, Brasile, Cina e Russia. Quest’ultimo paese è, secondo il Wwf, uno dei fornitori meno affidabili, con il 25% di legname esportato proveniente da taglio illegale.

Per questo, sottolinea Roberto Zanuttini, coordinatore tecnico di Conlegno, «l’Italia deve essere un Paese leader nell’applicazione dell’Eutr» e, assieme ai primi dieci Paesi europei importatori di prodotti soggetti a Eutr (che coprono l’86% del mercato se si considerano i valori e l’84% se si considera la quantità), «deve fare da modello per l’Eutr». «Come federazione abbiamo fortemente voluto questo regolamento – dice il presidente di FederlegnoArredo Roberto Snaidero – perché salvaguarda le imprese sane su un mercato che non sempre rispetta le regole». Certo, per le aziende questo comporta un aggravio di burocrazia, e non tutte sono al corrente della normativa. «Ma siamo riusciti a ottenere uno strumento ulteriore per dimostrare e certificare che le aziende italiane sono tra le più serie e sicure d’Europa».

Tornando alle cifre, dei soli prodotti EUTR importati in Europa, il macrosistema Legno-Carta-Mobili ha un valore di circa 23 miliardi di euro (54 milioni di tonnellate). Di questi, il sistema Legno ha un valore di circa 8,6 miliardi di euro (37,5 milioni di tonnellate); il sistema Carta ha un valore di circa 11,1 miliardi di euro (14,9 milioni di tonnellate); il sistema Mobili ha un valore di circa 3,2 miliardi di euro (1,4 milioni di tonnellate).