Sanità, Zaia attacca Renzi sui tagli effettivi al comparto

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vinitaly 2014 luca zaia dona a matteo renzi bandiera veneto
«Sui fondi, Renzi fa marketing. La realtà è costituita da tagli effettivi che per il solo 2015 ammontano a 2.565 milioni di euro. Non ci prenda in giro!»

 

vinitaly 2014 luca zaia dona a matteo renzi bandiera venetoIl tema dei tagli alla sanità fa innalzare lo scontro in atto tra le regioni e il governo Renzi, che mira a ridurre la spesa di settore di ben 12 miliardi di euro nel 2016.

Tagli che, secondo il governatore del Veneto Luca Zaia, riguardano già il 2015: «almeno sulla sanità, il tema più sensibile per i cittadini, Renzi dovrebbe evitare di fare marketing sostenendo che lui i fondi per la sanità li ha sempre aumentati e dire la nuda verità che sta nelle cifre: nel 2015 i finanziamenti sono stati in realtà tagliati di 2 miliardi 352 milioni, a cui vanno aggiunti altri 213 milioni di minor dotazione del Fondo Sanitario Nazionale 2015 rispetto al 2014 per un totale di due miliardi 565 milioni. Non accettiamo i tagli, ma ancor meno di essere presi in giro».

Secondo Zaia «non solo Renzi ha ridotto i fondi, ma si è anche rimangiato come nulla fosse i solenni impegni presi dal Governo quando firmò con le Regioni il “Patto nazionale per la salute” più di un anno fa, nel luglio 2014, che prevedeva aumenti progressivi, ancorché insufficienti, fino al 2017. Gli aumenti sono spariti e sono stati sostituiti dai tagli, per di più lineari, senza applicare i costi standard grazie ai quali gli spreconi avrebbero pagato e i virtuosi, come il Veneto, no».

Zaia consiglia al giovane premier «di suonare meno la grancassa sulla presunta efficienza del suo Governo. Tanto per fare un solo esempio oggi, 26 settembre 2015, le Regioni ancora non sanno definitivamente su quanto esattamente potranno contare per la gestione sanitaria di quest’anno. Quale azienda seria potrebbe pianificare la propria attività annuale non potendo conoscere il suo reale budget al nono mese dello stesso anno? Io fossi nel Governo mi vergognerei, ma presiedo una Regione e sono sempre più preoccupato per la salute dei miei concittadini».