Bolzano, dopo dieci anni ritorna il commissario prefettizio

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Alto Adge Bolzano Piazza Walther in occasione del Festival del Gusto 300 dpi
Conclusa definitivamente l’esperienza di Lugi Spagnolli alla guida del capoluogo altoatesino. Nominata commissario provvisorio Francesca De Carlini,  che già ricoprì il ruolo dopo le dimissioni di Benussi

 

Alto Adge Bolzano Piazza Walther in occasione del Festival del Gusto 300 dpiIl comune di Bolzano rivide dopo dieci anni l’esperienza del commissariamento dopo le dimissioni del sindaco Luigi Spagnolli e degli suoi assessori per la mancanza di una maggioranza solida in consiglio a seguito del disfacimento dell’alleanza di centro sinistra. Il commissario del governo della Provincia di Bolzano, prefetto Elisabetta Margiacchi, ha firmato la sospensione del consiglio comunale e ha nominato commissario il viceprefetto vicario Francesca De Carlini.

Anche qui si assiste a qualcosa di già visto: nel 2005, nel periodo tra i sindaci Giovanni Benussi e Luigi Spagnolli, Francesca De Carlini è stata già subcommissario del comune di Bolzano. Nata a Genova, laureata in giurisprudenza presso l’ateneo del capoluogo ligure, dopo aver svolto la professione forense, De Carlini ha vinto nel 1994 il concorso indetto dal ministero dell’Interno per i ruoli della carriera prefettizia ed è entrata in servizio presso la prefettura di Belluno dove si è occupata del coordinamento di diversi settori amministrativi. Dal 1997 a Bolzano ha svolto le funzioni di vice capo di gabinetto e dal settembre 1999 l’incarico di capo di gabinetto facente funzioni. Nel 2000 è stata nominata capo di gabinetto.

Dopo le dimissioni la scorsa settimana di Spagnolli, nelle ultime ore tutti gli assessori hanno formalizzato oppure annunciato le dimissioni. Solo il vicesindaco Klaus Ladinser resta in carica per motivi tecnico-amministrativi, anche se ha già annunciato che per lui questa è l’ultima esperienza in politica. Spagnolli, giovedì scorso, aveva gettato la spugna dopo quattro mesi di trattative per formare una maggioranza stabile in un consiglio comunale multicolore, formato da ben 18 partiti e liste, frutto avvelenato della nuova legge elettorale che ha favorito lo spezzatino della rappresentatività politica. Il sindaco, che dal 2005 guidava la città, non era riuscito a ricompattare la giunta Svp-centrosinistra a causa di uno strappo profondo con i Verdi alla fine della scorsa legislatura per il progetto di riqualificazione di via Alto Adige con il mega progetto del magnate austriaco Renè Benko. Progetto che Spagnolli aveva anche abiurato nel tentativo di imbarcare nella rabberciata maggioranza anche i Verdi, ma che è tornato trionfalmente d’attualità alle dimissioni del sindaco, visto che l’ultimo atto di Spagnolli è stato proprio l’incardinamento del procedimento urbanistico di Benko, che dovrà essere discusso e votato dalla prossima amministrazione comunale che sarà votata nella primavera 2016.