Osservatorio Agroter, 25 cent di frutta e verdura al giorno prevengono 20.000 decessi

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Studio dell’Università di Bologna che valuta l’effetto benefico del consumo dei prodotti freschi su un campione di 450.000 europei

 

ortofrutta 1Sostituire almeno parzialmente la dose quotidiana di prodotti raffinati ricchi di zuccheri aggiunti, con l’ortofrutta. Il costo è minimo per i consumatori: solo 25 centesimi al giorno di spesa. A lanciare questa sfida a Macfrut, la kermesse dell’ortofrutta in Italia che si è svolta a Rimini, è stato l’Osservatorio Agroter attraverso il suo “Monitor Ortofrutta”, redatto da un gruppo di giovani ricercatori coordinati da Roberto Della Casa, professore di marketing dei prodotti agroalimentari all’Università di Bologna. 

In uno studio basato su un campione di 450.000 europei, secondo Agroter, l’aumento del consumo di 200 grammi al giorno di ortofrutta porterebbe ad una riduzione del 9% della probabilità di morire per malattie cardiovascolari (pari a 20.000 decessi all’anno), con un risparmio della spesa sanitaria per le sole malattie cardiovascolari (prima causa di morte in Italia) di 1,5 miliardi di euro all’anno.

Frutta e verdura per le loro proprietà sono alimenti che fanno bene alla salute – è stato spiegato – ma questa asserzione da sola non basta, soprattutto in un quadro di costante diminuzione dei consumi di ortofrutta in Italia: tre lustri fa, il consumo di frutta e verdura era in media pari a 361 grammi al giorno, mentre oggi è sceso a 303 grammi. Nasce da questa constatazione la sfida lanciata agli alimenti che forniscono zuccheri. 

«L’ortofrutta deve avere il coraggio di confrontarsi con gli alimenti che forniscono zuccheri perché sono i prodotti in concorrenza diretta per volumi, per occasioni di consumo e per valori nutrizionali – spiega Roberto Della Casa, direttore di Agroter -. La frutta entra in competizione con snack, dolciumi, cereali per la prima colazione, prodotti da forno, biscotti e gelati negli stessi momenti: prima colazione, spuntini fuori pasto e chiusura dei pasti. La verdura entra in competizione con pasta, riso, pane e prodotti da forno come grissini, cracker e snack salati nelle occasioni di consumo dei piatti principali, contorni e snack salati. Infine, spremute e centrifugati entrano in competizione con succhi e bibite zuccherate». 

Tradotto in numeri, 20 grammi di prodotti zuccherati e derivati di farine raffinate pesano a livello di calorie come 200 grammi di ortofrutta. Una sostituzione del primo con il secondo, oltre ad un costo di soli 0,25 euro di spesa in più al giorno, comporterebbe evidenti effetti benefici per l’organismo.