Via libera alla Camera all’emendamento per la piena libertà di concorrenza tra alberghi e agenzie

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Bocca: «soddisfazione per l’approvazione del provvedimento. Ora gli alberghi potranno pubblicare sui loro portali i prezzi praticati alla clientela»

 

 

vienna hotel Non nasconde la propria soddisfazione il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca dopo l’approvazione alla Camera dell’emendamento al disegno di legge per il mercato e la concorrenza, con il quale si vietano le clausole che impediscono agli alberghi di pubblicare sul proprio sito internet un prezzo più basso di quello pubblicato sui portali di prenotazione che ogg guidano i consumatori alla ricerca dell’offerta più conveniente.

«I primi a beneficiare di questa importante novità saranno i consumatori. Non tutti lo sanno, ma quando un portale promette il miglior prezzo, in realtà sta dicendo che ha proibito all’albergo di offrire un prezzo più conveniente sul proprio sito internet – dice Bocca -. Si tratta di una decisione che dà ragione al mercato e al buon senso e stabilisce un nuovo e più corretto equilibrio nel rapporto tra le imprese ricettive e le multinazionali dell’intermediazione, completando il percorso che l’Antitrust aveva iniziato e timidamente lasciato a metà». 

Il presidente di Federalberghi «ringrazia il ministro del Turismo, i relatori, i deputati che hanno presentato le proposte emendative e tutti i parlamentari che hanno contribuito all’approvazione della norma, che concorre alla costruzione di un mercato più libero ed efficiente». Inoltre, secondo Bocca, «quando la legge entrerà in vigore, dopo la definitiva approvazione in Senato, tutti gli attori saranno spronati a nuovi investimenti e ad una gestione più efficiente. Gli alberghi che vorranno potenziare le vendite dirette dovranno aumentare gli investimenti in tecnologia e nella formazione degli addetti. A loro volta, i portali, non potendo più contare sulla rendita di posizione offerta dalle clausole di parity, dovranno investire sulla qualità del servizio e sulla riduzione delle commissioni». 

Bocca ricorda infine che, «in attesa dell’entrata in vigore della nuova legge, i consumatori possono già oggi contattare direttamente l’albergo, telefonicamente o mediante posta elettronica, per verificare la disponibilità di prezzi o condizioni migliorative rispetto a quelli pubblicati online».

Per il presidente di Federturismo Confindustria, Renzo Iorio, «l’approvazione dell’emendamento al Ddl concorrenza alla Camera che elimina la “parity rate” è una scelta importante per regolare meglio il mercato della distribuzione turistica e per tutelare le condizioni di corretta concorrenza tra le imprese. Introduce una regola valida per tutti gli operatori, in modo analogo a quanto avvenuto in Francia con la legge Macron approvata dall’Assemblea Nazionale lo scorso 10 luglio, che determina un equilibrio fondamentale nella concorrenza tra i Paesi». «Con questa decisione – aggiunge Iorio – si consente all’operatore alberghiero di poter proporre prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli praticati dai portali di distribuzione online anche sul proprio sito web. E’, inoltre, possibile in questo modo far maggiormente leva sul fatturato e salvaguardare una quota significativa di costi sulla commissione di intermediazione da poter reinvestire in ammodernamento del prodotto e qualità del servizio per il cliente finale».