Sel esce da Edipower e si consolida nel settore delle rinnovabili

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Kompatscher: «prosegue l’azione di razionalizzazione e concentrazione nell’ambito di Sel»

 

linee trasmissione energia alta tensione 2Le trattative per l’uscita di SEL Spa dalla società energetica italiana Edipower sono state deliberate dalla società elettrica altoatesina posseduta dagli enti locali, cui la stessa Giunta provinciale ha confermato a SEL il sostegno nella prosecuzione delle trattative con Edison.

«SEL esce da una società nazionale in cui detiene una piccola quota di partecipazione», ha fatto il punto il presidente Arno Kompatscher. Tale quota minoritaria dell’8,5% viene convertita in un pacchetto di impianti idroelettrici in Friuli, corrisposti attraverso una scissione di Edipower. «Siamo soddisfatti per il fatto che si sia riusciti a completare questa uscita prima del previsto», ha aggiunto Kompatscher. Con l’accordo di fusione stipulato a suo tempo le parti avevano infatti stabilito che SEL avrebbe fatto valere le opzioni di uscita da Edipower entro il 2017.

Soddisfatto anche l’assessore provinciale all’energia Richard Theiner: «con questa operazione cediamo la partecipazione in centrali a produzione fossile e guadagniamo per contro un parco centrali idroelettriche che punta sulla produzione da energia rinnovabile. In tal modo SEL compie un ulteriore importante passo verso l’attuazione della “Strategia Klimaland” a tutela del clima». 

Questa operazione ha evidenti vantaggi sia sul piano ecologico che su quello economico. La situazione getta le basi per proseguire con successo nelle trattative che SEL ha intavolato con Edison al fine di rilevare le quote Edison nelle società Hydros Srl e Seledison Spa. Nella sua veste di azionista di maggioranza di SEL, la Provincia sostiene la prosecuzione di queste trattative. «L’obiettivo dichiarato è quello di rilevare il 100% delle 9 grandi centrali idroelettriche di Seledison e Hydros», ha chiarito Kompatscher. Rilevare le quote detenute da Edison nelle centrali idroelettriche in Alto Adige significherebbe per SEL portare un’ulteriore parte importante della produzione energetica sarebbe in mano altoatesina, così come incrementerebbe le entrate finanziarie nel bilancio della Provincia grazie ai dividendi provenienti dalla vendita di energia elettrica pregiata prodotta interamente da fonti rinnovabili, oltre che per assicurare la completa autonomia energetica dell’Alto Adige. «È un fatto di grande significato per il nostro territorio, perché l’energia è una delle risorse strategiche più importanti in assoluto», sottolinea Theiner.