Emilia Romagna, nel terzo trimestre 2015 riprende vita il settore delle costruzioni

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APA BZ Malta su mattoni
Secondo l’indagine condotta da Unioncamere il volume affari sale del 2,1% 

 

APA BZ Malta su mattoniGli effetti della crisi passata continueranno a farsi sentire, ma per il settore costruzioni dell’Emilia Romagna pare intravvedersi uno spiraglio. Nel terzo trimestre 2015 il volume d’affari sale del 2,1% rispetto allo stesso trimestre del 2014.

La tendenza positiva riguarda le piccole e medie imprese, mentre è ancora lievemente negativo l’andamento oltre i 50 addetti. Queste alcune indicazioni che emergono dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. 

Riguardo il volume d’affari, l’ultimo dato positivo risaliva al quarto trimestre 2012. Aumenta la quota delle imprese che rileva un volume d’affari in crescita rispetto allo stesso trimestre del 2014, che risale al 39,1 dal 35,6%. Escluso il primo trimestre 2015, non è stato rilevato un dato più elevato dal secondo trimestre del 2008. Inoltre la quota delle imprese che segnalano una diminuzione del volume d’affari scende dal 19,8% al 16,5%, per trovare un dato più contenuto occorre risalire al secondo trimestre 2011. La tendenza positiva del volume d’affari riguarda le piccole imprese (+2,8%) e quelle medie (+2,1%), mentre l’andamento resta negativo, sia pure solo lievemente, per quelle grandi (-0,1%). 

Secondo l’indagine Istat sulle forze di lavoro, nei primi nove mesi dell’anno gli occupati sono stati circa 106.000, con un’ampia diminuzione (-10%) rispetto all’analogo periodo del 2014, molto più accentuata rispetto a quanto avvenuto in Italia (-0,4). Il calo, di circa 12.000 addetti, è stato essenzialmente determinato dagli autonomi (-18,8%), a fronte della tenuta dei dipendenti (-0,3). Nei primi dieci mesi del 2015 le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni per interventi ordinari, straordinari e in deroga sono ammontate a circa 7.257.000, vale a dire il 19,5% in meno rispetto all’analogo periodo del 2014 (in Italia -33,5%). A fine settembre 2015, le imprese attive nelle costruzioni erano 68.745, quindi 1.564 in meno in un anno (-2,2%). La riduzione è più ampia tra quelle operanti nei lavori di costruzione specializzati (-904 unità, -1,8%), ma molto più rapida per le attive nella costruzione di edifici (-3,5%, pari ad un calo di 639 unità). La diminuzione è determinata dalle ditte individuali (-2,7%, 1.323 unità) e dalle società di persone (-4,2%), che risentono negativamente dell’attrazione della normativa delle società a responsabilità limitata. E’ elevata (-4,5%) anche la flessione per i consorzi e le cooperative. Grazie anche all’attrattività della normativa citata, aumentano solo le società di capitali (+1,3%).