Inaugurata a San Daniele del Friuli la nuova sede del Consorzio del prosciutto

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Bolzonello: «una delle realtà che tiene alta la reputazione della Regione»

 

FVG nuova sede consorzio prosciutto san daniele«San Daniele, con la sua filiera legata al prosciutto, è una delle realtà che contribuisce a tenere alto il valore reputazionale della nostra regione. A questo territorio chiediamo che la qualità dei suoi prodotti continui a restare molto elevata, perché solo così possiamo competere a livello nazionale e internazionale pur mantenendo la nostra specificità».

Lo ha ricordato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alle attività produttive, Sergio Bolzonello, partecipando all’inaugurazione della nuova sede del Consorzio del prosciutto di San Daniele ricavato dalla ristrutturazione dell’edificio che ospitava le carceri cittadine che assicura 650 mq di nuovi spazi funzionali. Alla cerimonia erano presenti anche il  sindaco Paolo Menis, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, l’assessore regionale alle Risorse agricole Cristiano Shaurli, il presidente della Fondazione San Daniele Alberto Morgante, il presidente e il direttore del Consorzio Giuseppe Villani e Mario Cichetti, nonché numerosi consiglieri regionali.

Come ricordato da Bolzonello nel suo intervento, il valore di una regione è legato a quanto di meglio sa esprimere. «Un territorio – ha detto il vicepresidente – può usare molte leve per la sua promozione. Ma c’è un aspetto, ossia quello legato alla reputazione, che forse è uno tra i più importanti. Sotto questo profilo, San Daniele – con i suoi allevatori e i produttori di prosciutto – contribuisce ad alzare in modo significativo l’asticella della qualità del Friuli Venezia Giulia». Per Bolzonello c’è poi un secondo aspetto altrettanto importante che permette a questa zona di stare al passo con i vari competitors nazionali ed internazionali. «Dietro ad ogni singolo prosciutto ci sono la passione delle persone e il saper fare, due aspetti che si integrano perfettamente con il sistema dei saperi offerti dal Friuli Venezia Giulia con i suoi centri di ricerca, le università e i parchi scientifici. Esperienza ed innovazione – ha concluso Bolzonello – rappresentano quindi il giusto mix che da’ come risultato finale un prodotto di altissima qualità». 

Dal canto suo il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop ha voluto ricordare l’importanza del San Daniele che, con il suo alto valore della produzione, contribuisce a dare rilievo all’economia regionale. «Ma è anche un modello – ha aggiunto Iacop –  per l’immagine del Friuli Venezia Giulia, che attraverso il prosciutto raggiunge ogni parte del mondo, e dietro al quale c’è un brand che sintetizza le qualità di un territorio».

Per l’assessore alle risorse agricole Cristiano Shaurli, il Consorzio rappresenta un esempio concreto di lungimiranza imprenditoriale e istituzionale con oltre 50 anni di storia. «Ai giorni d’oggi – ha ricordato Shaurli – è ormai d’obbligo parlare di filiere e di Consorzi per la tutela, valorizzazione e promozione di un prodotto. A San Daniele questo aspetto ha preso vita già nel 1961, grazie alla lungimiranza di persone e istituzioni che sono state capaci di guardare lontano. Questa esperienza è l’esempio di come filiere, consorzi, organizzazioni di produttori – se si trasformano da mero proposito a realtà concretamente operative – possono produrre grandi risultati in termini di qualità e competitività, e tradursi – ha concluso l’assessore – nel giusto riconoscimento del cittadino consumatore».

Il Consorzio associa oggi tutti i 31 produttori del prosciutto di San Daniele. Su incarico del Ministero delle politiche agricole, detiene il Disciplinare di produzione, che assicura la tracciabilità di ogni prosciutto e vigila sulla sua corretta applicazione. Inoltre protegge e tutela il marchio, realizza attività finalizzate alla valorizzazione della conoscenza e della diffusione del prosciutto di San Daniele in Italia e all’estero. Tra le altre sue attività figurano anche i servizi alle imprese quali il perfezionamento e il miglioramento qualitativo della produzione, assistenza e consulenza di carattere tecnico per i soci produttori, la salvaguarda della tipicità e delle caratteristiche del prodotto.FVG inaugurazione nuova sede consorzio prosciutto san daniele taglio nastro

Congiuntamente con l’inaugurazione, il Consorzio ha reso noti i dati relativi alla produzione 2015. Le vendite che sono cresciute di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. La produzione del crudo San Daniele Dop ha fatto registrare una crescita del +8% sul 2014, con 2.694.016 cosce di suino fresche mandate in lavorazione, coerentemente con quanto previsto dal Piano produttivo per l’anno 2015.

Nonostante la continua flessione degli acquisti domestici di salumi, il Prosciutto San Daniele Dop ha fatto registrare nello scorso anno un trend molto positivo, con un +3,1% sulla spesa delle famiglie italiane rispetto al 2014 (elaborazione ISMEA sui dati Nielsen – dicembre 2015). Positivi e a doppia cifra i risultati relativi al Prosciutto di San Daniele Dop affettato in vaschetta, con un incremento del +12,9% rispetto al 2014, ovvero 18.783.617 confezioni certificate, corrispondenti a 326.353 prosciutti affettati. Risultati che attestano la crescita avvenuta negli ultimi anni e il successo del pre-affettato – prodotto esclusivamente e obbligatoriamente all’interno del distretto produttivo, come previsto dal Disciplinare di produzione – che si conferma un formato pratico, che incontra sempre di piu’ il favore dei consumatori.

Stabili i dati export che mantengono un andamento positivo (+1%), incidendo per circa il 14% sui volumi di prodotto venduti. La quota export nei paesi della UE vale il 56,8% delle esportazioni, con Francia (24,5%), Germania (15,4%), Belgio Svizzera, Austria e Regno Unito principali mercati di riferimento in Europa. Stati Uniti (18,4%), Australia (8,3%) e Giappone quelli relativi ai paesi extra comunitari.

Significativa l’attività di vigilanza e controllo svolta dal Consorzio presso i punti vendita della grande distribuzione organizzata (ipermercati, supermercati, superette, discount), del dettaglio tradizionale, della ristorazione e presso alcuni esercizi di vendita all’ingrosso di salumi per combattere frodi ed abusi. La scelta delle attività commerciali da ispezionare, e’ ricaduta equamente tra le diverse aree geografiche. Anche nel 2015 il Consorzio ha aderito al servizio di monitoraggio e di tutela di prodotti a DOP e IGP coordinato da AICIG (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche): gli accertamenti hanno interessato Francia, Germania, Regno Unito e Danimarca per un totale di 320 esercizi.