Claudio Dario è il nuovo direttore sanitario dell’Apss del Trentino

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Claudio Dario nuovo direttore sanitario apss trentino
Proviene dalla direzione generale dell’Ulss 16 di Padova

 

Claudio Dario nuovo direttore sanitario apss trentinoPrima nomina del nuovo direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari del Trentino Paolo Bordon: Claudio Dario è il nuovo direttore sanitario dell’Azienda e la nomina costituisce un importante tassello nella definizione dell’assetto del management strategico dell’azienda sanitaria, che sarà completato nel prossimo periodo. Il nuovo direttore, già direttore generale dell’Ulss 16 di Padova, è stato scelto in virtù della sua esperienza professionale e delle competenze organizzative e gestionali maturate relative, in particolare, all’integrazione tra ospedale e territorio e all’informatizzazione dei sistemi sanitari. L’incarico avrà durata quinquennale.

«Ho preso atto della disponibilità del dottor Dario – ha evidenziato Paolo Bordon –, uno dei migliori professionisti nel panorama sanitario italiano, che potrà portare un importante contributo alla sanità trentina per le interessanti esperienze maturate sia dal punto di vista dell’integrazione ospedale-territorio sia nel’ambito dell’informatizzazione dei sistemi sanitari che lo hanno portato a lavorare ad alcuni modelli innovativi. Ritengo che la sua esperienza potrà rafforzare l’organizzazione aziendale garantendo una migliore interazione con altre istituzioni pubbliche provinciali». 

Dario sostituisce per raggiunto pensionamento Eugenio Gabardi «al quale va – sottolinea Bordon – il mio sentito ringraziamento per l’attività svolta in azienda sanitaria e per la collaborazione che potrà ancora garantire nell’ambito del sistema sanitario trentino». 

Claudio Dario è nato a Conegliano Veneto (TV) il 14 giugno 1957. Laureato in medicina e chirurgia all’Università degli studi di Padova nel 1983, consegue nel 1987 la specializzazione in cardiologia e nel 1992 quella in igiene e medicina preventiva. Il 1° gennaio 2016 è nominato direttore generale dell’Azienda ULSS 16 di Padova e commissario delle Aziende ULSS 15 di Cittadella e ULSS 17 di Monselice. Dario è stato direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2015.

Membro Esperto di Federsanità ANCI, nel contesto dell’Associazione è delegato al coordinamento delle tecnologie sanitarie infrastrutturali/HTA/ICT, referente dell’area Nord del Forum dei direttori generali e vice-presidente vicario della Sezione veneta della Federazione.

Dal 2008 presiede Arsenàl.IT – Centro veneto ricerca e innovazione per la sanità digitale, consorzio volontario delle ventitré aziende sociosanitarie e ospedaliere del Veneto che persegue il miglioramento dei processi sanitari e dell’assistenza offerta al cittadino attraverso l’adozione di modelli di innovazione basati su soluzioni tecnologiche in ottica di collaborazione interaziendale. 

L’addio alla sanità veneta di Dario è stato salutato anche dal governatore del Veneto, Luca Zaia: «rivolgo a Claudio Dario un sincero ringraziamento per i quasi 15 anni spesi a favore della sanità veneta e della salute dei veneti e gli auguro nuovi successi nell’incarico che va ad assumere. Dario mi ha costantemente tenuto informato della nuova sfida che intendeva accettare. Per il Veneto è motivo di soddisfazione e di orgoglio, perché si tratta di un uomo che si è formato negli anni nella squadra dei bravi Dg che hanno contribuito e contribuiscono al successo del nostro modello sanitario, dando ad esempio un contributo straordinario nel raggiungimento della leadership nazionale in materia di informatizzazione della sanità».

«Nelle migliori organizzazioni sanitarie come quella del Veneto – riflette Zaia –  la mobilità dei dirigenti è un fatto acclarato e positivo, perché significa che ci sono professionalità sul mercato sanitario che, come accade per qualsiasi manager, si spostano da un territorio ad un altro, da una Regione all’altra, potendo scegliere o venendo scelti. Claudio Dario va a Trento come da Trento è arrivato a Padova Luciano Flor, o a Verona Francesco Cobello, proveniente dal Friuli. L’importante è che siano bravi, come questi tre e molti altri».