Orchesta “Hadyn” di Bolzano e Trento, ultimo appuntamento della 56a Stagione sinfonica

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Orchestra haydn Arvo Volmer
In programma la Messa da Requiem di Verdi diretta da Arvo Volmer

 

Orchestra haydn Arvo VolmerÈ affidata al direttore principale, l’estone Arvo Volmer, la direzione dell’ultimo appuntamento della Stagione concertistica dell’Orchestra Haydn. Martedì 7 giugno al Teatro Comunale di Bolzano (ore 20.00) e mercoledì 8 giugno all’Auditorium di Trento (ore 20.30) è in programma la Messa da Requiem che Giuseppe Verdi compose in onore di Alessandro Manzoni. Marina Shaguch (soprano), Marianna Pizzolato, (mezzosoprano), Aquiles Machado (tenore) e Nicola Ulivieri (basso) formano il quartetto vocale. Con loro le voci del Coro Sinfonico di Milano G. Verdi preparato da Erina Gambarini.

II 22 maggio del 1873 cessava di vivere Alessandro Manzoni. La notizia della morte di Manzoni colse Verdi a S. Agata. Egli non si recò ai funerali, non ne ebbe la forza, preferì racchiudersi in un intimo dolore e meditare. Così scriveva il 29 maggio alla contessa Maffei: “Io non ero presente, ma pochi saranno stati in questa mattina più tristi e commossi di quello che ero io, benché lontano. Ora tutto è finito! E con Lui finisce la più pura, la più santa, la più alta delle glorie nostre. Molti giornali ho letto! Nessuno ne parlava come si dovrebbe. Molte parole, ma non profondamente sentite…”.

Doveva essere lui, Giuseppe Verdi, a cercare e trovare la “parola” adatta per il più reverente, commosso e solenne degli omaggi che potesse essere rivolto alla memoria del grande scrittore: nasce così la Messa da Requiem. Nell’aprile del 1874 il lavoro è compiuto. Verdi stesso ne cura la preparazione per la prima esecuzione nella Chiesa di S. Marco a Milano, che si tiene il 22 maggio, nel primo anniversario dalla scomparsa del Manzoni.

Per Verdi, non credente, è un confronto col mistero della morte. Equivale cioè “a chiedersi la ragione della vita, il perché del nostro fare e del nostro soffrire, lo scopo e il senso di tutto questo”, come scrive il musicologo Massimo Mila. Secondo cui “protagonista ne è l’uomo vivo, non il defunto, e il luogo dell’azione ne è questa terra, non l’aldilà. Tutto il tumulto delle passioni e dei negozi umani vi ribolle ancora, esagitato e sconvolto dalla certezza della fine”.

Tra le esecuzioni salienti della Messa da Requiem in Trentino-Alto Adige vanno ricordate quelle del 1966 con il Coro della Filarmonica di Praga (diretto da Josef Veselka) e l’Orchestra Haydn diretta da Antonio Pedrotti (con solisti Raina Kabaivanska, Luisella Ciaffi Ricagno, Lajos Kozma e Vito Maria Brunetti), quelle dell’anno verdiano (2001), dirette da Georg Schmöhe a capo dei complessi orchestrali riuniti di Innsbruck, Bolzano e Trento (con il soprano Francesca Scaini) e successivamente, sempre con l’Orchestra Haydn, da Christian Mandeal (2001) e Gustav Kuhn (2008).Orchestra Haynd coro Verdi