A Venezia convegno Ucina “Un anno per la nautica. Nuove opportunità”

0
369
Invito SATEC 2016 Convegno 1
Demaria: «timida ripresa del settore, grazie al leasing e alle imbarcazioni di dimensioni maggiori». La città lagunare candidata ad ospitare un secondo salone nautico

 

Invito SATEC 2016 Convegno 1Gli spazi del Casinò di Venezia ha ospitato il convegno organizzato da Ucina Confindustria sul tema “Un anno per la nautica. Nuove opportunità». Ad aprile i lavori la presidente della categoria, Carla Demaria: «ci piace essere riusciti a raccogliere l’adesione di un parterre di relatori che contano istituzionalmente, perché le opportunità vengono dalle misure che aiutano il nostro sistema a ripartire. Pur timida, infatti, la ripresa è in corso, con risultati molto rassicuranti che arrivano ad esempio dal comparto del leasing, soprattutto delle imbarcazioni più grandi. Chiediamo quindi di continuare quel dialogo molto aperto e costruttivo con le istituzioni che, fortunatamente, è partito qualche anno fa, confermando che tira un’altra aria».

Demaria ha poi spiegato la scelta della sede veneziana: «Venezia è una città che non ha bisogno di essere spiegata al mondo: ci piacerebbe che fosse così anche per la nautica italiana, che è rimasta un’eccellenza mondiale, nonostante abbia dovuto affrontare la crisi più grande e più lunga della storia. Ripartiamo da qui e dal fatto che questo Governo si è dimostrato molto più sensibile dei precedenti nei nostri confronti, non guardando più al mondo della nautica come ad un club di evasori fiscali, ma come comparto d’eccellenza, che coinvolge oltre 180.000 addetti».

«La nautica resta un settore strategico per l’Italia» ha sottolineato il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta intervenuto al convegno. «E’ vero – ha ammesso Baretta – che c’è stato un momento di difficoltà quando, in piena crisi economico-finanziaria, il Governo Monti ha inserito delle norme restrittive. Ma noi abbiamo deciso di invertire la tendenza e interagire con gli operatori della nautica, affrontando insieme i problemi per far sì che il settore torni ad essere un treno per l’economia». Baretta ha quindi sottolineato due aspetti della nautica: «c’è la nautica di popolo, che si sta sempre più diffondendo, e richiede attenzioni sia logistiche che fiscali. E c’è, al suo fianco, la nautica dell’altissima eccellenza delle nostre imprese, che producono per il mercato interno e per quello mondiale. Noi abbiamo cercato di metterci in sintonia con entrambi, attraverso provvedimenti che diano più respiro, per cogliere il momento della ripresa».

Baretta ha allargato il discorso candidando Venezia ad ospitare un secondo salone nautico nazionale dopo quello di genova: «Venezia è Venezia, punto. E sono contento che l’Ucina dia valore alla nostra città, perché è chiaro che abbiamo da ragionare su ulteriori sviluppi per la nautica. E, al riguardo, io sono convinto che un salone nautico a Venezia ci stia benissimo. Ritengo che si deva procedere sulla buona falsariga di quanto pensato per quest’anno. Non va considerato un salone alternativo a Genova, perché penso che le due città possano anzi stimolarsi a vicenda. Venezia – ha concluso il sottosegretario – è un punto di riferimento per l’Est Europa e il salone sarebbe un’occasione per rilanciare non solo l’Arsenale, ma ad esempio anche la Laguna nord e sud. Quello di Venezia può essere un salone diffuso e questa è una particolarità da sfruttare, valorizzando anche quelle zone meno interessate dai flussi turistici».

Il settore inizia a dare diversi segnali di ripresa come si evince dai dati Assilea – presentati in anteprima dal direttore generale, Gianluca De Candia – che delineano una ripartenza anche del mercato interno e un positivo effetto del Salone Nautico con un +50% dei contratti stipulati dopo la manifestazione. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi cinque mesi del 2016 i contratti di leasing nautico italiano sono cresciuti del +44% in numero e del +26% in valore (+30% se si considerano i soli “pleasure yacht”, senza le unità adibite a noleggio) confermando la spinta propulsiva registrata a valle del Salone Nautico di Genova. Dati positivi anche per la piccola nautica evidenziati dalla vendita di fuoribordo: nell’ultimo biennio si è assistito ad una crescita del 40%. Oggi, in questo segmento, l’Italia cresce più di Germania, Francia e Spagna.

Il trend positivo trova conferma nei dati riportati da Maria Pia Monteduro, dirigente generale del Dipartimento finanze, che evidenziano come nel 2015 si è assistito ad un forte aumento della produzione, registrato dal gettito IVA e dalle esportazioni nautiche verso gli Stati Uniti. Nel suo intervento ha ricordato le misure di incentivo e sostegno alle imprese messe a disposizione dal Governo. Come il Superammortamento e il meno noto “Patent box”, l’agevolazione sui marchi e brevetti. 

«Abbiamo lavorato molto, ma l’elenco di richieste al Governo – ha concluso la presidente Carla Demaria – è ancora importante: il registro telematico delle imbarcazioni – tecnicamente pronto da due anni, ma ancora in attesa del decreto attuativo – che potrebbe essere una fonte di reddito importante anche per l’Erario; la definizione del contenzioso che interessa le concessioni demaniali della portualità turistica; il rilancio dello strumento del leasing nautico, motore di crescita indispensabile per il comparto; l’export e le opportunità di internazionalizzazione e, in generale, la semplificazione e certezza delle procedure burocratiche».