Porto di Trieste, inaugurato il 4 varco ferroviario

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fvg porto trieste inaugurato 4 valico convoglio in uscita
Il nuovo “gate” consentirà l’incremento dei convogli in uscita dallo scalo diretti verso il Nord ed Est Europa

 

fvg porto trieste inaugurato 4 valico convoglio in uscitaPresso il Porto di Trieste è stato inaugurato il quarto varco ferroviario che consentirà una maggiore movimentazione dei convogli in uscita dall’area portuale. «Oltre il 40% di aumento del numero dei convogli ferroviari in partenza dal Porto verso l’Europa, vale a dire da 7.500 a 11.500 all’anno» ha annunciato il Commissario della Autorità portuale di Trieste, Zeno D’Agostino.Un cambio di gestione che, è stato sottolineato, è costato 600.000 euro a RFI, come ha detto Carlo De Giuseppe, direttore Trieste di RFI.

Nel corso della cerimonia, un locomotore da 80 tonnellate è entrato nel Porto dal nuovo varco, ha caricato l’equivalente di 30 camion, ed è ripartito alla volta di Budapest. Erano presenti oltre alle istituzioni, tutte le parti in causa, tra cui gli operatori del Porto, Dogana, GdF. La manovra, apparentemente semplice, ma – ha sottolineato la presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani – «per realizzarla si è aspettato 12 anni. Abbiamo messo insieme le persone intorno a un obiettivo comune superando ostacoli forse creati». Serracchiani ha parlato di un «cambio culturale del Porto che aumenterà la competitività in un contesto di grande concorrenza ma in cui abbiamo carte da giocare». 

A livello settimanale, Fabrizio Zerbini, presidente di Trieste Marine Terminal (società che gestisce il Molo VII dello scalo triestino) calcola che il numero dei treni passerà da 120 a 200, parlando di «un primo passo, poi occorrerà un altro binario per l’accesso al Molo VII». E ricorda che «in pochi mesi si è passati a uno a quattro treni settimanali per Budapest, e forse aumenteranno a cinque». Infine, la prima settimana di settembre comincerà anche un collegamento ferroviario con Dunajska Streda (Repubblica Ceca). 

Tutti in crescita i dati diffusi da D’Agostino che, parlando della società di logistica e di intermodale Alpe Adria ha annunciato per i primi sei mesi del 2016 un fatturato equivalente all’attività di tutto il 2015. In generale, sui dati ferroviari del Porto nei primi sei mesi, «si va verso la saturazione della capacità visto il coefficiente della crescita verificatasi fin qui».

Dal rilancio del porto di Treste e del suo retroterra, si potrebbero creare circa 6.000 nuovi posti di lavoro tra diretti ed indiretti. Tutto sta, però, nell’avere idee chiare e attuarle in fretta, perché gli altri territori, ad iniziare dalla Slovenia e dalla Croazia, non stanno fermi a guardare. Trieste ha tutte le carte in regola per diventare la piattaforma logistica a mare dell’Europa centrale ed orientale.

Sulla riforma del porto interviene anche il nuovo sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza: «la riforma della portualità italiana avviata dall’allora ministro Lupi è arrivata finalmente in porto. Anche se si sarebbe potuto osare di più, il nuovo assetto è comunque più snello, funzionale e per i traffici dell’Alto Adriatico il nuovo sistema portuale del Friuli Venezia Giulia con Trieste e Monfalcone, sotto un’unica Authority, si rafforzerà diventando più competitivo. Come ho sempre sostenuto – precisa Dipiazza – è importante creare sinergie funzionali e strategiche per competere con i porti di Amburgo e Rotterdam, nostri reali concorrenti e la riforma va nella direzione di coordinare tutto il traffico nell’ambito di una funzionale strategia nazionale. Sul piano operativo ritengo opportuna la riduzione dei componenti dei centri decisionali al fine di velocizzarne l’operatività funzionale. Trieste ha nel Porto Nuovo ora in diretta sinergia con Monfalcone, e nel Porto Vecchio che rappresenta lo sviluppo in termini turistici, commerciali e culturali della città, le grandi sfide, che sapremo cogliere e vincere, grazie a questa Amministrazione comunale preparata, capace e concreta e alle qualità manageriali del Commissario Zeno D’Agostino che, mi auguro al più presto di invitare in comune come presidente della nuova Autorità di Sistema del Mare Adriatico Orientale».