Cortina 2021: i Mondiali di sci alpino sono pronti per partire

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Nicoletti: «entro settembre operativa la Fondazione per la gestione dei Mondiali di Sci»

 

cortina 2021 logo su sfondo montagnaAlla quinta candidatura Cortina ce l’ha fatta a tornare sede del Campionati del mondo di sci alpino 2021. La “Perla delle Dolomiti” sarà quindi per la quarta volta (le altre sono state i Mondiali di sci del 1932 e del 1941 – quest’ultimi declassati a gare internazionali causa la guerra – e con l’Olimpiade invernale del 1956) teatro di un avvenimento sportivo invernale internazionale.

Dalla “nomination” di Cancun in Messico dello scorso 9 giugno ad oggi, la Fondazione incaricata di gestire al meglio l’evento dei Mondiali sta operando per entrare in piena operatività. Con l’amministratore delegato della Fondazione, l’avvocato Paolo Nicoletti, già commissario nazionale della Figc, il punto della situazione.

Avvocato Nicoletti, Cortina 2021 oltre all’organizzazione e gestione dei Mondiali di sci alpino in senso stretto, si pone come obiettivo anche il rilancio della montagna bellunese e delle Dolomiti orientali.

cortina 2021 ad fondazione paolo nicolettiL’idea indicata con chiarezza dai membri della Fondazione (regione Veneto, provincia di Belluno comune di Cortina, Governo italiano, Fisi e Coni) è di fare un Campionato del mondo bellissimo e lasciare, dopo l’evento, un territorio rinnovato e rilanciato, sia nell’offerta turistica che in quella infrastrutturale. Un rinnovamento e rilancio che oltre a Cortina riguarderà tutta la macro area delle Dolomiti orientali.

Nel progetto della Fondazione i Mondiali sono focalizzati solo su Cortina o ineriscono anche altre realtà confinanti?

La zona interessata dalle gare (12 nell’arco di 15 giorni) è quella della conca di Cortina d’Ampezzo, con piste nell’area delle Tofane, del Col Drusciè e di Cinque Torri (con la rimodellazione delle piste A e B di Col Drusciè per lo slalom e la realizzazione di una nuova per la discesa libera maschile) . Le gare per disposizione della Federazione internazionale sono concentrate in un’unica località. Ma ricadute si avranno anche al di fuori di Cortina, specie per i settori dell’ospitalità e del turismo.

Oltre agli interventi sui campi di gara, la Fondazione prevede interventi anche sulle opere infrastrutturali di accesso a Cortina?

Il progetto di base prevede interventi volti a migliorare l’accessibilità a Cortina per garantire l’afflusso e il deflusso fluido e senza intoppi del pubblico e degli atleti. Alcune opere saranno gestite direttamente dalla Fondazione (come le piste di gara), ma altre saranno di competenza dei vari Enti interessati (dalla regione del Veneto, alla provincia di Belluno, all’Anas e a Rfi), come l’ammodernamento della statale di Alemagna (dove esiste un progetto di Anas da 130 milioni di euro, di cui 70 già stanziati, per la realizzazione delle gallerie di Tai, Valle e Borca, e mitigazione del rischio idrogeologico). Si dovrà fare una variante stradale per accedere fluidamente e in sicurezza ai campi di gara. In programma c’è anche il potenziamento dei collegamenti sciistici con l’allargamento dei collegamenti funiviari dei vari caroselli circostanti il comprensorio cortinese, ad iniziare da quello del Superski. Poi c’è il discorso dell’accessibilità a Cortina anche con mezzi diversi da quelli su gomma…

…Ad iniziare dal progetto di ripristino della ferrovia Dobbiaco-Calalzo e dell’aeroporto di Cortina…

Sì, proprio nell’ottica di garantire una mobilità sostenibile, il progetto di riaprire la ferrovia Dobbiaco Calalzo sarebbe di importanza fondamentale. C’è l’accordo sostanziale tra la regione del Veneto e le provincia di Bolzano e di Trento ad attivare un gruppo di studio per valutare la fattibilità del “Treno delle Dolomiti”, oltre che la riapertura dello scalo aereo cortinese ai voli con piccoli aeromobili da turismo per facilitare l’afflusso veloce di pubblico ad alto potere di spesa proveniente anche da località molto distanti. La sfida sta nel coinvolgere gli enti pubblici e i soggetti privati interessati ad investire in queste infrastrutture che oggi sono fondamentali per un turismo moderno e sostenibile.

La Fondazione sta entrando nel pieno della sua operatività, come stanno procedendo gli aspetti organizzativi?

Molto bene, ormai siamo entrati nella fase di decollo operativo, con la suddivisione della Fondazione in aree di competenza, come quelle relative a infrastrutture, commerciale, sportiva, comunicazione e una direzione generale e finanza. Una volta delineate le aree completeremo l’organigramma con le persone responsabili di area per arrivare alla piena operatività. 

Che avverrà entro il prossimo mese di settembre…

L’obiettivo è quello. Alcune aree, come quella delle infrastrutture sportive sono operative fin dalla nascita della Fondazione, mentre quella concernente marketing e comunicazione sta per esserlo e ha come primo obiettivo la realizzazione del marchio ufficiale dei Mondiali e a breve affronteremo anche il tema dell’individuazione della mascotte ufficiale.

A quanto ammonta il budget di Cortina 2021 e chi lo finanzia?

Dalla nomination di Cancun, abbiamo sei mesi di tempo per definire e presentare il budget analitico dei costi e ricavi dei Mondiali. Sappiamo che il costo delle manifestazioni organizzate negli ultimi anni è stato mediamente  di circa 50 milioni di euro. Noi pensiamo che si possano organizzare con meno e che la gran parte delle risorse possa venire dal contributo che la Federazione Internazionale di Sci riconosce al comitato organizzativo, quindi alla Fondazione, e da sponsor e contributi privati. Poi contiamo di ottenere risorse destinate alle infrastrutture sportive dal Coni e dal Governo Italiano, così da lasciare un’eredità al territorio che vada al di là del Mondiale. A questi fondi si dovranno aggiungere quelli relativi alla parte infrastrutturale per l’ammodernamento della strada statale, delle strutture ricettizie, o per il grande progetto della ferrovia. Si tratta di interventi che stanno a cuore alla Fondazione, ma che non essendo di sua diretta competenza, ricadono sui bilanci pubblici degli enti responsabili.

Quello di Cortina 2021 sarà un evento dalle grandi cifre…

Avremo in gara oltre 600 atleti provenienti da oltre 70 nazioni, centinaia di eventi collaterali per migliaia di turisti e di sportivi, 1.200 giornalisti accreditati, migliaia di ore di copertura televisiva e radiofonica su tutte le reti del mondo dove viaggerà il nome di Cortina e delle Dolomiti, 230.000 spettatori attesi. E gli atleti e i giovani saranno coinvolti in ogni fase di questo progetto, nella sua ideazione e realizzazione, perché dovrà essere un evento giovane, con al centro le esigenze degli atleti, attento ai temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente e dove si sperimentano tecnologie innovative. Abbiamo dinanzi cinque anni di intenso lavoro per fare di questo evento il volano per il rilancio del territorio montano veneto e per dare il nostro contributo per tramutare quelli che al momento sono dei sogni (come il collegamento con la Val Badia e il “Treno delle Dolomiti”) in realtà.