Autovie Venete, il Cipe approva il piano finanziario

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Serracchiani: «evitati aumenti annui dei pedaggi pari al 13%»

 

AutostradaAutovieVenetePortale1a«E’ una grande notizia che conferma e premia l’inteso lavoro fatto dalla Concessionaria e dalla Regione in sinergia con il Governo» ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia nonché commissario per l’emergenza della mobilità sull’autostrada A4 Venezia-Trieste, Debora Serracchiani, dopo  l’approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Ecomica (CIPE), del nuovo Piano economico e finanziario di Autovie Venete su cui si baseranno tutti i futuri investimenti e quelli in corso di realizzazione.

Per Serracchiani «aver scongiurato aumenti annui dei pedaggi pari al 13%, che avrebbero portato ad un raddoppio degli stessi dal 2011 al 2017, e aver contribuito a cambiare condizioni tecnicamente difficili da realizzare e socialmente insostenibili, è un punto che va evidenziato. Dovendo risolvere contemporaneamente il problema di gare aggiudicate senza la copertura economica e garantire la continuità dei cantieri, siamo riusciti a trovare un equilibrio finanziario che porta a concorrere lo Stato in maniera determinante e non scarica sugli utenti dell’autostrada la gran parte dei costi».

Da metà 2013 ad oggi, sono stati reperiti contributi dello Stato pari a 160 milioni, è stato aumentato il prestito con la Cassa depositi e prestiti di 150 milioni di euro e dilazionata la scadenza al 2020 (rispetto a marzo 2014 del precedente) ed è firmato il contratto per terzo lotto con piena copertura economica e risoluzione di diverse questioni tecniche che erano ancora pendenti.

«Un piano economico finanziario che razionalizza, riorganizza e sposta i costi dall’aumento dei pedaggi alla contribuzione pubblica – ha concluso Serracchiani – ha una valenza fondamentale per i cittadini della nostra Regione e mette al sicuro la realizzazione di un’opera strategica e fondamentale».

Con il nuovo Piano, i pedaggi saranno legati quindi al solo andamento dell’inflazione in linea con le scelte nazionali del MIT da un anno sta privilegiato la via dei mancati aumenti o delle riduzioni ove possibile.