Volksbank: la semestrale approvata dalconsiglio di amministrazioneevidenzia una perdita di 27,4 milioni

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banca popolare AA volksbank dirett gener a sx Johannes Schneebacher pres a dx Otmar Michaeler
Il risultato a seguito delle rettifiche die crediti. A fine anno risultato nuovamente in utile. Cet 1 ratio è pari al 11,3%, in crescita rispetto al 11,1% di fine 2015

 

banca popolare AA volksbank dirett gener a sx Johannes Schneebacher pres a dx Otmar MichaelerIl primo semestre 2016 della Banca Popolare Volksbank si chiude con una perdita di 27,4 milioni di euro, risultato penalizzato dalle rettifiche di valore su crediti, di carattere non ricorrente, registrate sulla base delle osservazioni emerse in sede ispettiva da parte di Banca d’Italia. I 27,4 milioni di euro di perdita si collocano nell’intervallo (25-30 milioni di euro) comunicato lo scorso 17 giugno.

Le prospettive di un recupero di redditività già nel secondo semestre sono supportate da una evoluzione lineare delle componenti di ricavo, sia da interessi sia commissionali. Banca Popolare Volksbank conferma la prospettiva di un risultato positivo per il fine anno.

«Banca Popolare Volksbank continua a proseguire l’obiettivo di radicare ancora più solidamente la nostra Banca regionale in Alto Adige e nel NordEst. Ciò avviene in un contesto operativo e regolamentare particolarmente complesso. Le rettifiche di valore, di carattere non ricorrente, hanno penalizzato il risultato semestrale» ha dichiarato il presidente dell’istituto creditizio altoatesino Otmar Michaeler.

Il direttore generale Johannes Schneebacher rileva come «nonostante il difficile contesto economico Banca Popolare Volksbank si conferma una realtà in equilibrio finanziario e patrimoniale. In ambito commerciale la Banca è riuscita a mantenere un risultato positivo sia del  margine d’interesse che da commissioni. La posizione patrimoniale si conferma solida, anche grazie al perfezionamento dell’aumento di capitale da 95 mln completato nel primo semestre. Il CET 1 ratio è pari al 11,3%, in crescita rispetto al 11,1% di fine 2015».

La liquidità e la capacità di raccolta risultano del tutto adeguate, grazie a livelli di LCR superiori al 100%, ampiamente superiore alla soglia prevista come target a regime. Il NSFR, calcolato secondo criteri Basilea III, è superiore al 100%.

La Banca dispone di attività stanziabili disponibili pari a circa 1,4 miliardi, di cui 742 milioni di euro disponibili a pronti (al netto dell’haircut) e non utilizzati. La rete di filiali rimane una fonte stabile e affidabile di provvista: l’85,5% della raccolta diretta proviene dalla clientela retail.

Nel primo semestre è stata completata una operazione di finanziamento (TLTRO II) con BCE per 700 mln al fine di ottimizzare il costo del funding e supportare gli investimenti delle aziende clienti.

Sempre al fine di diversificare le fonti di liquidità, dal 1 agosto 2016 è stata inoltre perfezionata la cessione di un portafoglio di crediti performing nell’ambito della cartolarizzazione VOBA 6, per oltre 500 milioni di euro.

La qualità del credito è confermata dagli elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati, un ammontare di deteriorati rispetto al totale dei crediti su livelli del tutto sostenibili e riduzione dei flussi di nuovi deteriorati. Il livello di copertura delle sofferenze è pari al 54,5%, in aumento rispetto a fine 2015. Il livello di copertura delle inadempienze probabili si attesta al 24,8%, sempre in crescita rispetto a fine anno. Complessivamente il tasso di copertura dei deteriorati è pari al 42,3%, in crescita rispetto al 40,1% di fine anno. Anche gli aggregati registrano un miglioramento, con le sofferenze nette pari al 5,0% dei crediti netti a bilancio, in calo rispetto al 5,1% di fine 2015. Si registra infine una diminuzione dei flussi netti di deteriorati. In particolare le esposizioni scadute nette si attestano a 20,1 milioni di euro, pari allo 0,3% del totale dei crediti netti a bilancio ed in calo del 48,2% rispetto a fine 2015.

La capacità reddituale dell’attività caratteristica evidenzia una tenuta in tutte le sue componenti, confermando le attese. Positiva l’evoluzione del margine di interesse, che evidenzia un risultato di 68,7 milioni di euro, supportato da una gestione efficace del costo della provvista oltre che dalla crescita dei volumi degli impieghi, positivo il trend delle commissioni nette, che segnano un risultato di 39,7 milioni di euro, e positivo anche il contributo del portafoglio di proprietà per 8,0 milioni di euro, che consentono di portare il margine di intermediazione a 116,4 milioni di euro. 

Esclusivamente per effetto delle rettifiche di valore su crediti, di carattere non ricorrente e risultanti dal recepimento delle osservazioni emerse nel corso dell’ispezione condotta dall’Organo di Vigilanza, il primo semestre si chiude con una perdita pari a 27,4 milioni di euro. La Banca conferma inoltre una performance commerciale positiva. È in crescita +6,2% a 5.028,2 milioni di euro la raccolta “core” da depositi a risparmio e certificati di deposito, contro i 4.735,0 milioni di euro di fine 2015. La raccolta indiretta cresce del 7,0% a 3.253,4 milioni di euro, contro i 3.039,2 milioni di euro a fine 2015, sia nelle componenti di amministrata, che sale del +4,9% a 1.507,8, sia gestita, che sale del +8,9% a 1.745,6 milioni di euro.

La raccolta obbligazionaria, conferma il calo già osservato, anche a livello generalizzato di sistema, nell’esercizio precedente. Il saldo è pari a 1.200,3 milioni di euro, in calo rispetto ai 1.580,4 milioni di euro di fine 2015.

La Banca conferma la crescita ed il continuato sostegno al territorio. I prestiti a clientela salgono del +2,2% a 6.586,9 milioni di euro, contro un valore di 6.447,9 milioni di euro a fine 2015. I mutui in particolare registrano un aumento del +3,7% a 4.216,5 milioni di euro rispetto a fine 2015. Il numero di clienti in crescita a 261.000, contro i 259.000a di fine 2015.

La Banca si conferma inoltre un importante attore di sostegno all’economia reale. Nel primo semestre sono state deliberate nuove erogazioni di crediti alla clientela (al lordo dei rientri), per complessivi 1.004 milioni di euro, di cui oltre 300 milioni di euro erogati a famiglie, ed oltre 350 milioni di euro a piccole e medie imprese (sempre al lordo dei rientri). 

Sempre nei primi sei mesi oltre 50 aziende e attività professionali sono state riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato.