Emilia Romagna, vendemmia da collezione secondo Coldiretti

0
415
4 Vendemmia a Maso Sette Fontane
«Andamento meteo primavera-estate ottimale per avere buoni vini». Produzione in crescita del 5%

 

4 Vendemmia a Maso Sette FontaneLa vendemmia 2016, avviata in Emilia-Romagna questa settimana, ha tutti i crismi di un’annata da collezione. L’andamento meteo tra primavera ed estate è stato, infatti, ottimale per ottenere buoni vini. Lo afferma Coldiretti, sottolineando che le temperature di agosto con le escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno favorito lo sviluppo di aromi e la maturazione di uve adatte per una ottima annata.

La raccolta delle uve quest’anno è tornata sui tempi normali degli ultimi anni, dopo che nel 2015 i tempi erano stati anticipati di una settimana. Dopo lo stacco dei primi grappoli per le basi di spumante della scorsa settimana – ricorda Coldiretti – in questi giorni ha preso il via la raccolta in quasi tutta la regione per i vini bianchi la cui produzione dovrebbe risultare in aumento mediamente del 5%. 

Dopo lo Chardonnay e il Pinot, si è partiti con i bianchi dell’Emilia, dall’Ortrugo alla Malvasia, al Pignoletto, per procedere con l’Albana, e il Trebbiano in Romagna. Dopo il 10 settembre toccherà ai vini rossi, dai Lambruschi, al Merlot, al Gutturnio, per chiudere con il Sangiovese e il Cabernet. Per i vini rossi, da Piacenza a Rimini, a macchia di leopardo, in particolare nelle aree di montagna potrebbe esserci un leggero calo produttivo. Il 65,2 per cento dei vini dell’Emilia Romagna – sottolinea Coldiretti regionale – è destinata alla produzione di vini Doc (22%) e Igt (43,2%), mentre la restante percentuale (34,7%) è destinata a vini da tavola. 

I vini Doc sono 18, quelli Igt 9, mentre due vini (Albana di Romagna e Pignoletto classico dei Colli bolognesi) hanno ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita (Docg). In Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – ci sono 50.000 ettari di vigneto, coltivati da 22.000 aziende, più di un terzo delle quali (35%) vende direttamente al consumatore. Quello della vendita diretta del vino – commenta Coldiretti – è una tendenza in continuo aumento negli ultimi anni, anche come risposta alle richieste dei consumatori di conoscere personalmente il produttore e scoprire le caratteristiche del prodotto che intendono acquistare, andando contemporaneamente alla scoperta del territorio di origine.