Emilia Romagna: chiuso il primo bando regionale per la forestazione con 46 progetti finanziati

0
353
Emilia Romagna castello Bosco delle Favole
Investiti 5,5 milioni di euro. Il bosco come motore di crescita verde

 

Emilia Romagna castello Bosco delle Favole5,5 milioni dalla Regione per proteggere i boschi e le aree forestali dell’Emilia-Romagna. Si è chiuso il primo bando regionale attivato, lo scorso aprile, dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020: sono 46 i progetti ammessi a contributo e 25 i consorzi e gli enti pubblici (comuni, unioni di comuni, parchi, enti di gestione per i parchi e la biodiversità) che beneficeranno dei finanziamenti, compresi tra i 50 e i 150.000 euro. Le risorse stanziate servono a preservare le are boschive da incendi, eventi di dissesto idrogeologico e diffusione di malattie che mettono a rischio la sopravvivenza del verde, soprattutto nelle aree montane.

Oltre 1.180.000 euro andrà alla provincia di Piacenza, per 10 interventi; a Parma saranno finanziati 9 progetti per più di 1 milione di euro; alla provincia di Forlì-Cesena andrà 1.143.000 euro per 8 interventi; a Modena 605.000 (5 interventi); a Bologna 454.000 (4 interventi); a Ravenna 426.000 (4 interventi); a Reggio Emilia 236.000 (2 interventi). Quasi 500.000 euro sono destinati a sostenere 4 progetti presentati dal Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano, Parco nazionale Foreste Casentinesi ed Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Occidentale, che interessano varie province.

«Siamo molto soddisfatte per la risposta ottenuta da questo primo bando – commentano gli assessori regionali alle politiche ambientali, Paola Gazzolo, e all’agricoltura, Simona Caselli -. La superficie boschiva della nostra regione negli ultimi trent’anni è cresciuta del 20% e oggi copre oltre 600.000 ettari, quasi un terzo di quella complessiva. Si tratta di una ricchezza che vogliamo continuare a proteggere anche attraverso azioni mirate come questa. Per il bene dell’ambiente, della montagna e delle aziende agricole, che possono trovare nella filiera produttiva del legno un’interessante fonte integrativa di reddito».

Oltre a quello appena chiuso, ci sono altri 3 bandi in fase di istruttoria, che mettono a disposizione circa 10 milioni per sostenere interventi di forestazione, protezione dei boschi dagli incendi e dal dissesto idrogeologico, promozione dell’arboricoltura da legno. Ad oggi, sono circa 700 le aziende agricole che svolgono attività forestale continuativa, mentre le imprese forestali vere e proprie, che operano anche nel settore del verde pubblico e privato e nella difesa idrogeologica, sono 120, con 1.800 addetti. 

«Fare dei boschi un motore di crescita economica verde e una leva contro lo spopolamento dell’Appennino. Questo è uno dei principali obiettivi a cui punta il Piano forestale che abbiamo approvato in luglio – aggiungono Gazzolo e Caselli -. A disposizione ci sono, tra fondi europei e regionali, 80 milioni di euro per i prossimi cinque anni: per valorizzare il nostro patrimonio boschivo, far crescere le aree verdi in pianura, soprattutto nelle fasce periurbane, difendere il suolo dal dissesto idrogeologico e favorire l’adattamento ai mutamenti climatici».

Tra le azioni previste nel Piano, il sostegno all’associazionismo tra proprietari forestali; la promozione dell’imprenditoria locale; l’aggiornamento tecnologico delle imprese forestali e la qualificazione del loro personale; la semplificazione e la riduzione dei tempi per le procedure di autorizzazione; la prevenzione dei danni provocati da cambiamenti climatici e fitopatie che mettono a rischio la sopravvivenza del verde.