Alternanza scuola-lavoro: ora tocca ai professionisti

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2016 Quaglia Rigoli Riello accordoCAmcomAVvocati 3096 x 1741
Camera di commercio di Verona, Ufficio scolastico provinciale e Ordine degli avvocati assieme per accogliere gli studenti veronesi negli studi legali

 

2016 Quaglia Rigoli Riello accordoCAmcomAVvocati 3096 x 1741Camera di commercio di Verona, Ufficio scolastico provinciale e Ordine degli avvocati di Verona hanno firmato un accordo per promuovere i tirocini negli studi dei 2.500 legali che operano in provincia.

«Dopo la convenzione con le scuole e la messa a regime del portale – spiega Giuseppe Riello, presidente della Camera di commercio di Verona – prosegue l’attività dell’ente per la sviluppo dei tirocini e la sensibilizzazione delle imprese, inclusi anche i liberi professionisti. Essi offrono chance in più agli studenti di materie umanistiche e in generale a tutti gli studenti che vogliano intraprendere un percorso universitario finalizzato alla libera professione. Gli studenti di oggi saranno i lavoratori di domani, è fondamentale che si rendano conto di che realtà li aspetta, una volta usciti dalla scuola. Grazie all’esperienza in azienda o negli studi professionali durante la scuola superiore, la scelta dell’Università o del proprio percorso lavorativo sarà facilitata e più adeguata alle proprie attitudini. Il che, poi, garantisce risorse umane più in linea con le esigenze del contesto lavorativo in cui si inseriscono. Non a caso una delle funzioni cardine assegnate alle Camere di commercio dalla Riforma, stando alla bozza di decreto presentata per ora, è proprio l’alternanza scuola lavoro».

La costituzione del Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro nelle Camere di commercio rappresenta uno strumento di raccordo per facilitare l’incontro il mondo del lavoro e quello della scuola. Chi ospita come imprese, professionisti e enti pubblici possono iscriversi gratuitamente al portale, rendendo così immediatamente pubblica e consultabile la propria candidatura.

«Le convenzioni con gli ordini professionali come quella presentata – spiega il presidente dell’Ordine degli avvocati di Verona, Alessandro Rigoli – mirano a dare spazio e maggiori possibilità anche a chi studia materie umanistiche. Sono i candidati più probabili alla prosecuzione degli studi all’Università, quindi a maggior ragione è utile che si inseriscano in strutture dove possano fare un test concreto di quello che potrebbe essere il loro futuro lavoro. E’ un’occasione interessante per realizzare un ponte tra i giovani studenti e la nostra realtà professionale. Pur con tutte le criticità del caso: accogliamo studenti che non hanno una preparazione per comprendere come funziona il lavoro di un studio. Per questo l’Ordine si è attivato già da tempo, individuando una serie di linee guida che orientino gli studi legali nella gestione del tirocinio. Un elenco di attività da seguire per far si che l’esperienza degli studenti sia davvero esplicativa della professione forense. In modo che possano scegliere, come si dice, “cum grano salis” il proprio percorso di carriera futuro. E’ una fonte di arricchimento per tutti, studenti e studi, per questo invitiamo tutti i nostri iscritti a recepire questa possibilità».

«Sono circa 30.000 gli studenti di degli ultimi tre anni delle scuole superiori – ha spiegato il professor Stefano Quaglia, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale – coinvolti nel percorso di Alternanza scuola lavoro a Verona. Siamo ottimisti perché a Verona c’è una lunga esperienza di progetti di alternanza che costituiscono una routine di alta qualità; dal 2006 numerosi Istituti tecnici e professionali hanno stabilito consolidati rapporti con le aziende del territorio. Ma ci tengo a specificare che questo progetto mira ad educare al lavoro, non ad addestrare al lavoro. Il cambio di mentalità è profondo: la scuola passa da un orientamento predicatorio-psicologico ad un orientamento operativo e di investimento nel lavoro».

L’esperienza in azienda durerà dalle 200 alle 400 ore, a seconda della tipologia di istituto superiore: 200 per i licei, 400 per gli istituti tecnici. Per poter accogliere studenti, le imprese debbono aderire al Registro dell’alternanza scuola lavoro, tenuto dal Registro imprese della Camera di commercio che si impegna a fare da ponte con il mondo delle imprese.