Riapre al culto la “concattedrale” di San Pietro Apostolo a Guastalla (Re)

0
416
duomo
Bonaccini: «orgogliosi di aver contribuito a restituire un simbolo a tutta la comunità. Ora priorità centri storici»

 

duomoTorna alla città il luogo di culto, ma anche un importantissimo bene artistico e architettonico, fondamentale per la comunità locale e regionale. E’ stata inaugurata a Guastalla, nel Reggiano, la concattedrale di San Pietro Apostolo, lesionata dal sisma del maggio 2012. Dopo cinque anni e importanti lavori di consolidamento e restauro, il duomo è stato riaperto alla presenza del vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, monsignor Massimo Camisasca, del commissario per la ricostruzione e presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dell’assessore regionale alle attività produttive, Palma Costi, e del sindaco, Camilla Verona. 

Finanziati dalla Regione Emilia-Romagna con 1.112.500 euro, i lavori di riparazione sono iniziati nel giugno 2015 dopo l’approvazione del progetto realizzato in tempi celeri dall’ufficio tecnico della diocesi e progettati e diretti dagli architetti Mauro Severi e Giancarlo Grassi.

«Siamo orgogliosi di aver contribuito a ridare ai cittadini un luogo simbolo della loro comunità – ha detto Bonaccini -. Veder rinascere i centri storici, a partire proprio da monumenti e chiese, è l’obiettivo che ci siamo dati dopo aver accelerato sulla parte privata con il raddoppio in un anno, registrato a fine maggio, dei contributi erogati per le abitazioni e le imprese. Ora affrontiamo la parte più complessa, quella pubblica, con l’intento di velocizzare la realizzazione degli interventi necessari e l’apertura della concattedrale di Guastalla è un segnale molto importante in questa direzione. La collaborazione con le sei diocesi interessate è stata ottima fin dall’inizio e per quanto riguarda l’edilizia legata al culto come struttura commissariale abbiamo già stanziato circa 250 milioni di euro. Voglio ricordare poi l’impegno del Cipe di destinare al progetto beni culturali “Ducato Estense” oltre 70 milioni di euro, che potranno essere utilizzati anche per i beni ecclesiastici delle zone colpite dal terremoto, e i 21 cantieri della cultura che apriranno in Emilia-Romagna, grazie a 51,6 milioni di euro destinati dal Governo a opere di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione di beni culturali, progetti che ricadono anch’essi soprattutto nelle aree alle prese con la ricostruzione».

Quello a Guastalla è stato un intervento complesso, un cantiere nel cantiere, perché la storia del restauro della concattedrale, progettata da Francesco Capriani da Volterra nel 1569, è iniziata un anno prima del sisma con l’appalto per il restauro degli affreschi. Nel 2012 i lavori vengono sospesi per lasciare spazio alle riparazioni strutturali – che hanno  riguardato anche le strutture di copertura, le volte della chiesa e i campanili – necessarie dopo le scosse di maggio. Complessivamente, per quanto riguarda la diocesi di Reggio Emilia e Guastalla sono25 gli interventi finanziati, per 14,2 milioni di euro; 16 i progetti già presentati, di cui 7 hanno avuto il decreto di assegnazione fondi per 4 milioni di euro (2,2 quelli già liquidati).

L’ultima stima del programma delle opere pubbliche e dei Beni culturali indica in circa 1,562 miliardi di euro, per 2.008 interventi, il fabbisogno di risorse. Attualmente quelle disponibili sono arrivate a circa 1,073 miliardi (690 milioni dal commissario più 383 milioni di cofinanziamenti), per 1.524 interventi. Dei 133 soggetti attuatori coinvolti (comuni, diocesi, Acer, Asp, Ausl, Università), 64 possono contare sulla totale copertura finanziaria e altri 22 hanno a disposizione risorse superiori al 75% dell’ammontare delle esigenze. Dei 1.331 progetti presentati (per 938 milioni), 973 sono stati approvati (486 milioni) e 714 di questi i cantieri sono già partiti o sono di prossimo inizio.