Al via la riorganizzazione del Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg e l’Azienda provinciale foreste e demanio dell’Alto Adige

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da sx direttore di Dipartimento Klaus Unterweger il direttore delAgenzia Demanio Josef Schmiedhofer il direttore del Centro Laimburg Michael Oberhuber
Schuler: «vogliamo rafforzare l’attività di ricerca e assicurare maggiore trasparenza ed efficienza nella gestione dei terreni agricoli e dei boschi»

 

da sx direttore di Dipartimento Klaus Unterweger il direttore delAgenzia Demanio Josef Schmiedhofer il direttore del Centro Laimburg Michael OberhuberLa provincia di Bolzano ha varato la riorganizzazione dei due enti strumentali di diritto pubblico da essa dipendenti e l’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler assieme ai rispettivi responsabili, Micheal Oberhuber (Centro Laimburg), Josef Schiedhofer (Azienda Demanio) hanno presentato ufficialmente la razionalizzazione  anche per contenere la spesa pubblica, anche tenendo conto dello sviluppo delle attività forestali ed agrarie e della complessità raggiunta in ambito amministrativo nel settore contabile e degli appalti.

Tramite una riorganizzazione di quello che si chiamerà d’ora in poi semplicemente “Centro di sperimentazione Laimburg”, Schuler ha sottolineato che «si intende rafforzare da un lato l’attività di ricerca introducendo nuovi assi di ricerca e dall’altra separare a livello di bilancio il settore di ricerca da quello produttivo con una maggiore efficienza e trasparenza nella gestione collettiva dei terreni (ammontano a 5.900 ettari le superfici boscate produttive su 75.000 ettari demaniali complessivi, a 135 ettari quelle riferite alla frutticoltura, a 46 ettari le aree viticole, a 18 ettari quelle con coltivazione di verdura, a 15 ettari i terreni erbosi)».

A tal fine si è resa necessaria una differenziazione delle sfere di competenze dei due enti. Così le attività riguardanti l’amministrazione e il patrimonio agricolo e immobiliare da gestire, nonché partecipazioni e concessioni, sono collocati presso l’Azienda provinciale foreste e demanio che diventa Agenzia Demanio provinciale, mentre gli ambiti di attività principali del Centro di sperimentazione Laimburg sono d’ora in poi soprattutto la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione per l’agricoltura altoatesina. Nuova l’organizzazione dell’organico in 4 dipartimenti scientifici (finora erano 3), che è stata illustrata nel dettaglio dal direttore del Centro, Michael Oberhuber, che ha affermato di «guardare con fiducia ai nuovi sviluppi e sfide».

Nuovo è il dipartimento dedicato all’Agricoltura di montagna che si occuperà di un nuovo ambito di ricerca (foraggicoltura e colture d’integrazione come piccoli frutti e erbe aromatiche e cereali) tramite l’implementazione del relativo Piano d’azione elaborato assieme alla Libera Università di Bolzano, e che approvato dalla Giunta, prevede uno stanziamento di 25 milioni di Euro nei prossimi 5 anni. «Altro ambito strategico su cui si concentrerà l’attività del Centro – dice Schuler – sarà la salute vegetale con studi della biologia degli organismi nocivi, di strategie fitosanitarie con attenzione alla sostenibilità e biodiversità. Su questo ambito potranno essere destinate le risorse risparmiate grazie al riordino (circa 800mila Euro)».

La nuova Agenzia Demanio provinciale si occuperà dei terreni forestali, della Segheria e della Scuola forestale Latemar, dei terreni agricoli e dei Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano, oltre al Vivaio ittico provinciale della gestione amministrativa complessiva con l’introduzione di un sistema di controlling. La sua struttura organizzativa sarà, così suddivisa in 5 ambiti, che sono stati presentati dal direttore Josef Schmiedhofer. Per i Giardini di Castel Trauttmansdorff, che collaboreranno sempre più con il settore turistico, è prevista la figura del direttore, per la quale sarà indetto un concorso.

Nuovo concetto anche per la Cantina nella Roccia/Felsenkeller del Centro Laimburg che, come ha annunciato l’assessore Schuler «sarà trasformato in un Centro di competenza del settore vinicolo altoatesino, mentre sarà ridotta la produzione di bottiglie. Anche per il Vivaio ittico è stato approntato un nuovo concetto in collaborazione con l’associazione dei pescatori».