Aeroporto di Ronchi dei Legionari, il Cipe finanzia il secondo lotto del polo intermodale

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Aeroporto Trieste Ronchi legionari Veduta zona air side
Serracchiani: «con questa integrazione è finanziata l’intera opera». Marano: «completeremo i lavori entro 13 mesi»

Aeroporto Trieste Ronchi legionari Veduta zona air sideIl Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha approvato il progetto presentato dalla Regione Friuli Venezia Giulia relativo al secondo lotto dei lavori per la realizzazione del Polo intermodale annesso all’aeroporto di Trieste, per un importo di 6,9 milioni di euro. Lo comunica la presidente della Regione, Debora Serracchiani, che ne ha ricevuto comunicazione dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, per cui l’opera potrà ora essere realizzata completamente.

Lunedì 23 gennaio è già programmata a Ronchi dei Legionari (Gorizia) la cerimonia di posa della prima pietra dei lavori del Polo intermodale. La struttura rientra nell’elenco delle opere che la Regione considera «essenziali per consentire la crescita e lo sviluppo e per rafforzarne il ruolo di ponte con l’Europa centro orientale e di piattaforma logistica». La decisione del Cipe – precisa Serracchiani – «è in fase di formalizzazione presso il Dipartimento per la programmazione economica e verrà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dopo il previsto controllo preventivo della Corte dei conti». 

Il progetto è frutto di un accordo di programma sottoscritto nell’agosto 2014 tra Regione, provincia di Gorizia, comune di Ronchi dei Legionari e società Aeroporto FVG SpA. I lavori del secondo lotto sono stati approvati dal Cipe in quanto rientrano tra quelli «a un livello di progettazione tale da consentire il rapido avvio della spesa». Il costo complessivo è pari a 17,2 milioni, di cui 13,9 importo complessivo delle opere. Il primo lotto vale 10,3 milioni, già interamente finanziati. La decisione assunta dal Cipe dà copertura anche al secondo lotto, per un importo di 6,9 milioni; altri 3 milioni provengono in autofinanziamento dalla società di gestione dell’aeroporto.

«L’aeroporto di Trieste è destinato a diventare uno degli otto scali in Italia collegati alla rete ferroviaria, elemento chiave per dare competitività e sviluppo al Friuli Venezia Giulia, per rendere la regione più attrattiva per gli operatori economici e i flussi turistici – afferma Serracchiani -. L’arrivo di questi ulteriori finanziamenti permetterà come avevamo auspicato al cantiere di non interrompersi fino alla definitiva realizzazione del Polo». 

Come rileva il presidente del Trieste Airport, Antonio Marano, l’opera «in virtù dell’approvazione del secondo lotto da parte del Cipe potrà così essere attuata in 13 mesi ed entrare in funzione a fine gennaio 2018, anticipando il suo completamento di oltre un anno». Da qui il «grande compiacimento» di Marano «per questo ultimo passaggio autorizzativo che consente l’ulteriore accelerazione per il completamento dell’opera nel quadro del nostro Piano degli investimenti».