Il Quartetto Bennewitz alla Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista

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quartetto bennewitz
Prosegue a Venezia la rassegna “Arcomachia” della Società Veneziana dei Concerti

Di Giovanni Greto

quartetto bennewitz“Arcomachia”, la rassegna dedicata al Quartetto d’Archi organizzata dalla SVC, Società Veneziana di Concerti, prosegue con il suo terzo appuntamento martedì 31 gennaio (ore 20.00) nella sala della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista.

Dopo il Quartetto Casals e la recente e splendida performance dei King’s Singers, il Quartetto Bennewitz – Jakub Fiser, violino, Stepan Jezek, violino, Jiri Pinkas, viola, Stepan Dolezal, violoncello – proporrà due pietre miliari della letteratura per quartetto d’archi, il Quartetto in sol maggiore Op. 106 di Antonin Dvorak(1841-1904) e il principe  dei quartetti di Franz Schubert (1797-1828), noto come “La Morte e la Fanciulla”. Questo celeberrimo quartetto, ispirato dalla pittura medievale, dalla letteratura tedesca e ispiratore a sua volta di un film di Roman Polanski, costituisce uno dei momenti fondamentali del mondo musicale ottocentesco tedesco. 

Nel frattempo la SVC ha reso noto l’esito della campagna abbonamenti, compiacendosi di aver più che raddoppiato il numero di soci-abbonati rispetto alle pur rosee previsioni e toccando il traguardo di quasi duecento abbonati. Molto positivo inoltre l’aver constatato la presenza in sala di molti giovani interessati alle proposte in programma. La SVC ha in prospettiva futura una serie di iniziative che riguardano l’approfondimento dedicato agli studenti circa il rapporto tra la musica e le altre arti. 

Il Quartetto Bennewitz, una delle formazioni di spicco nel panorama musicale cameristico europeo, è oggi considerato tra i più famosi e importanti ensemble del prestigioso mondo mitteleuropeo.