Confartigianato Veneto a sostegno del Tribunale di Bassano

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Lettera aperta delle categorie produttive al ministro della Giustizia Orlando

da sx Luca Romano dir Local Area Network Agostino Bonomo pres di Confart Vi e Confart Imprese Veneto Sandro Venzo pres Mand di Bassano del Grappa di Confart Vi e Fausto Bosa pres Mandam. confart Asolo MontebellunaI presidenti di Confartigianto Imprese Veneto e di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, di Confartigianato Imprese Marca trevigiana, Vendemiano Sartor e i due presidenti di mandamento Sandro Venzo (Bassando del Grappa)e Fausto Nosa (Asolo-Montebelluna) hanno preso carta e penna e scritto al ministro della Giustizia Andrea Orlando per sollecitarlo ad intervenire per scongiurare la chiusura definitiva del Tribunale di Bassano, avanzando anche una proposta operativa alternativa.

«In qualità di rappresentanti delle migliaia di imprese operanti nei nostri territori – scrivono Bonomo, Sartor, Venzo e Nosa -, Le sottoponiamo una proposta che, a nostro avviso, potrebbe migliorare le oggettive difficoltà che il tessuto economico e sociale dell’area si trova a scontare dopo l’attuazione della riforma giudiziaria del 2012, quando il Veneto ha perso il suo Tribunale più importante localizzato in una città non capoluogo di provincia, quello di Bassano del Grappa, che serviva uno dei distretti industriali più produttivi della nostra regione: quello della Pedemontana Veneta.


La soppressione della sede giudiziaria bassanese e l’assorbimento di quest’ultima da parte del Tribunale di Vicenza ha prodotto un indubbio appesantimento delle procedure nel capoluogo, dato che, allo stato attuale, il Tribunale di Vicenza copre un bacino d’utenza due volte e mezza superiore a quello individuato come ottimale dalla Commissione ministeriale (Commissione Vietti) e, nelle medesime critiche condizioni, si trovano anche i Tribunali di Padova e Treviso». 

Gli esponenti del mondo artigianale veneto lamentano anche i tempi della giustizia: «le attuali tempistiche del Tribunale di Vicenza (7-8 anni per cause ordinarie), portano centinaia di procedimenti e decreti penali di condanna ad estinguersi per prescrizione, con grave danno sociale ed erariale e, soprattutto, se pur in miglioramento nei tempi recenti, la situazione non risulta ancora adeguata alle aspettative, alle esigenze ed al funzionamento del sistema sociale ed economico locale, diventando anche un problema per gli investitori esteri. Allargando l’attenzione anche alla giustizia del lavoro – prosegue la lettera aperta -, si osserva che il circondario Vicenza-Bassano si distingue per i tempi più lunghi: vengono impiegati in media 1.235 giorni per concludere un procedimento di primo grado, quasi il doppio dei 688 giorni della media regionale. Per gestire un fallimento sono necessari agli uffici giudiziari 3.002 giorni, contro una media regionale pari a 2.169». 

Secondo Bonomo, Sartor, Venzo e Nosa «siamo quindi passati dall’avere un Tribunale in grado di gestire moltissime pratiche con dinamiche di efficienza tra le migliori del Veneto (come sostenuto anche dal presidente del Tribunale di Vicenza, Alberto Rizzo, in una intervista dell’estate scorsa) ad un netto peggioramento delle performance, a nostro avviso, dovuto proprio allo smantellamento ed alla poca considerazione in cui sono state tenute le caratteristiche del nostro territorio.
Tale situazione stride fortemente con il ruolo economico di primaria importanza che quest’area esprime, tra i primi territori d’Europa per quantità e qualità, con un sistema d’imprese altamente integrato ed una visione che, assieme agli amministratori locali, è già proiettata verso una logica di competitività dell’area metropolitana».

Ricordando come tutte le espressioni del territorio interessato dalla chiusura del Tribunale di Bassano siano intervenute per chiedere al Ministero di rivedere la sua decisione di chiudere la sede, Bonomo, Sartor, Venzo e Nosa chiedono ad Orlando di «attivare un Tribunale delle Imprese nella sede già esistente», al fine di garantire al tessuto produttivo veneto ed in particolare di quello della Pedemontana «un servizio di giustizia rapido ed efficiente».