Emilia Romagna M5S propone aumento canoni utilizzo per acque minerali

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acqua versata da bottiglia in bicchiere
Presentato disegno legge per adeguare concessioni e far crescere le entrate a favore dell’erario regionale dai canoni fermi dal 2001

acqua versata da bottiglia in bicchiereIl gruppo M5s dell’Emilia Romagna, primo firmatario Gian Luca Sassi (e sottoscritto anche da Andrea Bertani, Raffaella Sensoli, Silvia Piccinini e Giulia Gibertoni), ha presentato un progetto di legge in Regione per modificare le norme che disciplinano l’utilizzo delle acque minerali e di sorgente, prevedendo, in applicazione del principio secondo il quale “l’acqua è un bene comune” e come tale deve essere valorizzato, un congruo adeguamento dei canoni di concessione per il suo utilizzo, fermi al 2001.

La considerazione da cui muove la proposta è che «l’acqua è un bene comune, di proprietà collettiva, essenziale e insostituibile per la vita, pertanto la Regione, in materia di acque minerali e di sorgente è tenuta, sulla base della propria autonomia in materia fiscale, a stabilire parametri tesi a considerare la risorsa naturale acqua come un bene esauribile e come tale da valorizzare nel momento del suo utilizzo». 

A fronte, però, di un giro di affari nazionale derivante dallo sfruttamento delle acque minerali di 2,3 miliardi di euro all’anno, le Regioni incassano cifre irrisorie e insufficienti a coprire anche solo le spese per la gestione amministrativa delle concessioni o per i controlli. In particolare – evidenziano i 5stelle – per quanto riguarda l’Emilia-Romagna il canone annuale di concessione dei giacimenti o delle sorgenti, denominato diritto proporzionale, pur soggetto ad adeguamento Istat ogni tre anni, assommano a poche decine di migliaia di euro per tutte le concessioni da imbottigliamento attive. 

Da qui la proposta di elevare il diritto proporzionale annuo calcolato sulla superficie dell’area in concessione e, soprattutto, di stabilire l’applicazione di un canone annuo sui litri di acqua estratta e imbottigliata nonché estratta, non imbottigliata, ma comunque utilizzata. In aggiunta, il disegno di legge prevede che la Regione investa una parte dei proventi del diritto proporzionale e del canone annuo nel sostegno di modalità di commercializzazione dell’acqua minerale ecosostenibili e di progetti di informazione ed educazione al valore della risorsa idrica.