Voucher: per Confcommercio Udine si tratta di «abrogazione demagogica»

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Da Pozzo: «lo strumento è stato valido per regolarizzare i picchi stagionali di attività e situazioni di emergenza da parte delle aziende»

voucher buono lavoro valore 75 euroPer il presidente di Confcommercio Udine, Giovanni Da Pozzo l’abrogazione dei voucher è «una decisione demagogica, legata alle convenienze della politica, che ha però come effetto un grave danno alle imprese, già messe all’angolo da pressione fiscale e burocrazia».

«Uno strumento che, come confermano le rilevazioni Inps – prosegue Da Pozzo – non è stato certo utilizzato come sostitutivo di un contratto di lavoro. Al contrario, in particolare nei settori che rappresentiamo, spesso alle prese con picchi stagionali di attività, i voucher sono serviti a gestire le situazioni di emergenza in una forma di assoluta regolarità per le imprese e a beneficio di tante persone colpite dalla crisi economica». 

Dall’osservatorio sugli aderenti a Confcommercio regionale, si rileva che le aziende che hanno utilizzato i voucher nel 2016 hanno retribuito un numero di ore sostanzialmente in linea con quanto rilevato a livello nazionale, attorno all’1% del totale. «L’intervento governativo – conclude Da Pozzo – rischia di colpire duramente le Pmi commerciali, impossibilitate ad assumere personale con contratti di lunga durata». 

In Friuli Venezia Giulia nel 2016 sono stati venduti quasi 6 milioni di voucher, +19,6% rispetto al 2015. Il numero dei buoni lavoro venduti in regione nell’ultimo biennio (circa 11 milioni) è pari al totale dei sette anni precedenti.