Cro Aviano coordina protocollo Ue trattamento linfomi

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Obiettivo ottimizzare terapia con riduzione effetti collaterali 

cro avianoL’Area Giovani del Cro di Aviano (Pordenone) e il suo responsabile, Maurizio Mascarin, sono i coordinatori per l’Italia del nuovo protocollo europeo per il trattamento del Linfoma di Hodgkin classico (cHL) nei bambini e nei ragazzi, EuroNet-PHL-C2.

Si tratta – rende noto il Cro di Aviano – di un trial internazionale no profit, multicentrico e randomizzato, per pazienti di età compresa tra 0 e 25 anni, che coinvolge 21 nazioni europee ed extraeuropee (Israele, Nuova Zelanda e Australia). Interesserà, in 5 anni, 2.200 pazienti in tutto il mondo. L’Italia ne arruolerà circa 500. 

Ogni anno, in Italia si verificano circa 1.600 nuovi casi di tumore nei bambini sotto i 14 anni, 1.000 nei ragazzi tra i 15 e i 19 anni e circa 1.100 nella fascia di età tra i 20 e 24 anni: di questi circa 100 sono affetti da Linfoma di Hodgkin e sono seguiti dall’Associazione Italiana di ematologia e oncologia pediatrica che è promotrice del protocollo in Italia. L’obiettivo è quello di ottimizzare la terapia convenzionale, senza comprometterne la percentuale di guarigione, con una particolare attenzione alla riduzione degli effetti collaterali tardivi sia da chemio sia da radioterapia. 

Si vogliono ridurre dosi e volumi ed il numero di pazienti che necessitano di radioterapia. Ai pazienti viene inoltre garantita una centralizzazione e revisione delle immagini di stadiazione e di risposta nelle varie fasi di terapia, da parte di un panel internazionale di esperti. I centri Italiani previsti sono 39 (a maggio 2016 ne erano stati attivati 21), per un reclutamento di oltre 50 pazienti.