Giovani Confindustria NordEst Meeting a Cortina

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meeting giovani imprenditori nordest cortina 2017 giordano riello
Gay: «da soli non riusciamo a vincere»

meeting giovani imprenditori nordest cortina 2017 giordano rielloI giovani imprenditori del NordEst di Confindustria sono tornati a Cortina, per il loro incontro annuale, che si ripete dal 1987. Silvio Fortuna, che avviò allora questo progetto, lo ha festeggiato con Giordano Riello, attuale presidente dell’associazione, con il presidente nazionale Marco Gay, con Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto.

«L’imprenditore non è il padrone, bensì il custode del bene che la propria azienda rappresenta – ha ricordato Gay – perciò apprezzo il sottotitolo di questo meeting “Mettiamoci in gioco”. Dobbiamo farlo, trovare la maniera per affrontare il cambiamento, per farlo nostro, governarlo. Il cambiamento non ci può frenare, l’innovazione va usata». Sui temi di più stretta attualità ha aggiunto: «dobbiamo avere una visione europea, perché da soli non riusciamo più a vincere. Il protezionismo di un Paese può essere superato con la capacità di fare squadra. In quanto al “Made in Italy”, deve ancora rappresentare qualità, un valore aggiunto, che il mondo vuole, che tre miliardi di persone, nei paesi emergenti, cercano». 

L’Italia è al secondo posto, fra gli stati europei, nel manifatturiero; è però in venticinquesima posizione, su ventisette, nella digitalizzazione e innovazione delle imprese. Per Riello, è necessario «trovare la via italiana per affrontare questa quarta rivoluzione industriale. Dobbiamo sviluppare questa industria, con una presa di responsabilità verso il nostro Paese, per diventare noi i padri dell’impresa di domani». Se l’Italia vive una profonda spaccatura, una bipolarizzazione fra aziende leader nella globalizzazione e aziende che faticano, arenate nella domanda interna, «è strategico un nuovo “competence center” del NordEst, per avvicinare mondi molto distanti – ha ribadito Riello – unire ricerca e innovazione, cambiare mentalità. L’Europa non deve essere una trincea di ostacoli burocratici, ma un’area aperta di manovra. Siamo figli dell’Europa, che ci ha dato pace e sviluppo negli ultimi sessant’anni. Abbiamo l’opportunità di crescere ancora, in un nuovo rinascimento dell’economia italiana». 

Concetti ripresi anche da Zoppas: «abbiamo responsabilità importanti in questa rivoluzione 4.0, ci sono tecnologie, innovazioni, bisogna cambiare passo – ha concluso -. Oggi il 95% delle aziende è rappresentato da piccole e medie imprese, l’imprenditore spesso non ha tempo e mezzi per guardare fuori dalla sua azienda, eppure esiste una nuova evoluzione del digitale, la stiamo tutti vivendo. L’innovazione è una nostra necessità, che merita di distogliere altre risorse».