Ad aprile mercato dell’auto a picco: -4,62%. In calo anche le vendite di “due ruote”

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Il calo dovuto principalmente ad effetti di calendario, ma le aspettative sono positive per una fine d’anno vicina a quota 2 milioni. 

autoparco flotta volvoCrolla il mercato dell’auto ad aprile. Il mese scorso, comunica il ministero dei Trasporti, le immatricolazioni della Motorizzazione sono diminuite del 4,62% rispetto ad aprile del 2016, mentre a marzo avevano segnato un aumento del 18,38%. Ad aprile, sottolinea il ministero, ci sono stati 352.676 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un -12,34% rispetto allo stesso mese del 2016. Il volume globale delle vendite (513.035 macchine) ha quindi interessato per il 31,26% auto nuove e per il 68,74% usate

Nei primi quattro mesi, la Motorizzazione ha immatricolato 743.321 auto, con un +7,96% rispetto allo stesso periodo del 2016. A gennaio-aprile ci sono stati 1.600.919 trasferimenti di proprietà di macchine usate, con un -2,69% nel confronto con i primi quattro mesi dell’anno scorso.

Secondo il nuovo presidente di Unrae, Michele Crisci, «nonostante l’effetto calendario (due giorni lavorativi in meno valgono circa 10 punti percentuali) il mercato mantiene la propria effervescenza nell’area delle immatricolazioni a società, mentre iniziano a flettere gli acquisti dei privati e non sembra solo per un effetto mix canali di vendita. Così, grazie a un primo trimestre già più alto delle aspettative e al miglioramento dello scenario macroeconomico atteso per i prossimi mesi – spiega il rappresentante delle case estere attive in Italai – la previsione elaborata dal nostro Centro studi e statistiche indica un totale anno a 1.996.000 vetture, in crescita del 9,3%, con circa 170.000 unità aggiuntive rispetto alle 1.825.700 vetture dell’intero 2016. Il mercato sarà caratterizzato, nell’anno, da un aumento della componente vendite a società e noleggio rispetto a quella dei privati, grazie al contributo di “Superammortamento” e legge “Sabatini” per l’acquisto di beni strumentali che stanno incentivando gli investimenti delle aziende». 

Secondo Crisci, «il buon recupero del mercato dell’auto in Italia consente di guardare con maggior coraggio e determinazione alle nuove sfide della mobilità e all’introduzione di tutta l’innovazione tecnologica già disponibile nel settore automotive, la nuova e vera sfida per il ringiovanimento del parco circolante per il miglioramento dell’ambiente in cui viviamo e della sicurezza».

«Ad aprile abbiamo registrato una diminuzione di affluenza presso le concessionarie e di conseguenza flettono le immatricolazioni, complice anche l’abbondante infornata di ordini del primo trimestre che ha anticipato una parte della domanda» afferma Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto (l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia). Per Bernacchi «il quesito è: questa battuta d’arresto nella crescita è da imputarsi alle vacanze pasquali o è il sintomo di un rallentamento del trend di crescita? Noi riteniamo che da qui a fine anno assisteremo a una decelerazione della crescita e che l’anno possa concludersi con un incremento del +8% circa rispetto al 2016. Il che porterebbe le immatricolazioni totali a circa 1.950.000 pezzi». 

Secondo il centro studi Federauto, l’unico ad avvalersi di una vasta campionatura di concessionari di varie dimensioni rappresentativi di tutto il territorio nazionale, nel mese di aprile l’affluenza nelle concessionarie e i contatti web hanno subito una forte riduzione che si è tradotta in una minore attività di vendita del nuovo. Per altri versi – spiega una nota – la conferma viene dal fatto che nel corso del mese diversi brand sono stati costretti a rivedere le indicazioni iniziali sugli obiettivi di vendita rivelatisi non in linea con il mercato reale, per di più condizionato dalle necessità di smaltimento dei “km zero” accumulati nei mesi precedenti. 

moto parcoAnche il mercato delle “due ruote” segna una flessione ad aprile: secondo Confindustria Ancma, con due giorni lavorativi in meno e il fatto che lunedì 24 molti concessionari erano chiusi per il “ponte”, le immatricolazioni di veicoli motorizzati a due ruote ad aprile totalizzano 21.494 veicoli, pari a un -9,8% rispetto allo stesso mese del 2016.

Il comparto scooter con 11.574 unità flette di un -16,9%, mentre le moto con 9.920 pezzi confermano i volumi dell’anno scorso +0,1%, mantenendo un trend positivo. In leggera flessione anche i “cinquantini” che totalizzano 2.008 registrazioni, pari al -4,7%. Aprile pesa circa il 12% delle vendite annuali in Italia. «Il dato di aprile era previsto dato che ogni giorno lavorativo vale circa il 4,5% delle vendite mensili. La sostanziale stabilità del mercato 2 ruote nei primi 4 mesi ci fa comunque ben sperare in un prosieguo della stagione in termini positivi – afferma Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) -. Il quadro economico non è ancora soddisfacente e presenta segnali contradditori. Da un lato la produzione industriale è altalenante e i consumi restano deboli, dall’altro aumenta l’indice di fiducia, nonostante l’incertezza politica; positivi anche gli indici delle esportazioni e degli investimenti. I mezzi di trasporto rappresentano un fattore di traino per la ripresa grazie alla domanda di sostituzione lungamente rinviata».