Turismo: Veneto e Friuli Venezia Giulia verso unico marchio per loro spiagge

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Iniziativa per promuovere congiuntamente l’alto Adriatico nel mondo 

CanerBolzonelloForcolinMichielliLe regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia concordano sull’idea di unire le forze per presentare all’estero le loro spiagge sotto un unico marchio ispirato all’area geografica di appartenenza: l’Alto Adriatico. Il primo passo sarà uno studio di fattibilità ma in una prospettiva di collaborazione molto più ampia che potrà riguardare la logistica, le infrastrutture, i trasporti, l’ambiente.

Il percorso da seguire è stato delineato nel corso di un incontro a Palazzo Balbi tra il vicepresidente Gianluca Forcolin e l’assessore regionale al turismo del Veneto, Federico Caner, e il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello. Presente anche il presidente di Federalberghi Veneto Marco Michielli. Forcolin ha ricordato l’incontro a Bibione del marzo scorso sui dati turistici in occasione del quale è stata lanciata l’idea di mettere insieme le forze per promuovere un brand unico per l’Alto Adriatico in una logica europea: «cominciamo dai dati turistici per affrontare dinamiche che ci vedono interessati in maniera comune e che hanno ricadute sul fronte dell’economia e dell’occupazione. Ora è il momento di accelerare su questi temi per arrivare a risultati che siano utili a tutti». 

Il vicepresidente ha fatto presente che nella legge di stabilità regionale è stato inserito anche un articolo con cui viene istituita la Conferenza dei sindaci del litorale veneto, destinata ad essere momento di coordinamento fra i comuni di San Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia, Chioggia, Rosolina, Porto Tolle e Porto Viro. Da parte sua l’assessore al turismo Caner ha sottolineato l’importanza di costruire un percorso che punti ad una promozione turistica unica per le spiagge. L’esempio che può fare da guida è quello del lago di Garda che si presenta in forma unitaria sul mercato turistico e sta crescendo in maniera esponenziale. «Un marchio unico per l’Alto Adriatico – ha aggiunto Caner – significa avere una potenza di fuoco maggiore e la possibilità di una presenza capillare a livello internazionale». 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Bolzonello, che ha messo l’accento su aspetti importanti che si collegano a questa opportunità, come la logistica e i trasporti: tra sei mesi l’aeroporto di Ronchi dei Legionari sarà l’unico in Italia ad avere la stazione ferroviaria. «E’ arrivato il momento di partire – ha aggiunto – e lo studio di fattibilità ci aiuterà a capire come posizionarci e a metterci nelle condizioni di operare in modo rapido le scelte strategiche da fare. Ho accolto con grande soddisfazione l’invito della Regione Veneto – prosegue Bolzonello – a incontrarci per iniziare a ragionare insieme su come trovare una strada che faccia diventare realtà un sogno di collaborazione a lungo cullato. Le suggestioni sono importanti, ma devono essere supportate da numeri. Ecco perché il percorso deve partire da uno studio di fattibilità che ci permetta di capire come sviluppare in maniera rapida e dinamica un progetto strategico-politico e imprenditoriale al tempo stesso». 

«Sono felice che sia stata imboccata questa strada a regia regionale – ha detto il presidente di Federalberghi Veneto, Michielli – di cui la base dell’imprenditoria è convinta e va oltre la mera promozione delle spiagge. L’indagine concordata permetterà di avere un quadro più preciso delle potenzialità di questa scelta e di individuare i target turistici su cui agire, a partire dal mercato tedesco che ha ancora ampie possibilità di crescita, per ampliare poi la collaborazione».