Gruppo Cassa Centrale Banca Trento, utile netto di 18,4 milioni di euro nel 2016

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Cassa Centrale Banca Sede
Prosegue il cammino di aggregazione delle banche di credito cooperativo in alternativa ad Iccrea 

Cassa Centrale Banca SedeTutti i principali indici si confermano in crescita: l’utile netto si attesta a 18,4 milioni di euro, in aumento rispetto ai 14,8 dell’anno precedente; l’ indice di solidità (CET1 Ratio) si colloca al 24,7% rispetto al 20,68% del 2015 a conferma di un livello di solidità di primario standing, che rappresenta una valida base di partenza per la costruzione del Gruppo Bancario Cooperativo. Il valore aggiunto globale (valore che descrive la ricchezza che la banca, attraverso la propria attività, è in grado di generare e ripartire) pari a 80,8 milioni euro, in crescita rispetto ai 71,5 del 2015 e suddiviso tra il sistema credito cooperativo (31,7 milioni), collaboratori (16,1 milioni) collettività, stato e comunità (14,8 milioni). 

«Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2016 – ha commentato Giorgio Fracalossi, presidente di Cassa Centrale Banca – che confermano la nostra solidità e capacità di produrre reddito. Il 2017 è indubbiamente un anno importante per il nostro Gruppo che sta coordinando oltre 100 Bcc-Cr italiane verso la costituzione di una realtà nuova e unica nella tradizione bancaria del nostro Paese. Anche grazie ai numeri di questo bilancio possiamo confermare che siamo pronti a portare a termine la sfida. Solidità patrimoniale, efficienza e attento governo dei costi sono caratteristiche che contraddistinguono il nostro modo di fare e rimarranno come direttrici operative anche all’interno del nuovo assetto che andremo a darci. Ricordo che la capogruppo, post aumento del capitale sociale – che si realizzerà in autunno – oltre a raggiungere e superare la soglia del miliardo di Euro, potrà contare su di free capital di oltre 700 milioni di euro a garanzia della solvibilità e della stabilità dell’intero Gruppo. L’indicatore di solidità patrimoniale raggiungerà un livello che pochissime banche europee possono vantare».

Fracalossi puntualizza sui problemi del mondo creditizio: «sappiamo che il tema dei crediti deteriorati – ossia degli NPL – rappresenta una questione di estrema delicatezza ed attualità all’interno del sistema bancario nazionale. Anche in questo, Cassa Centrale Banca esprime dei numeri di tutto rispetto. Il tasso di copertura del totale dei deteriorati è del 74,1%, quello delle sofferenze del 90%. Sono percentuali che si pongono ben al di sopra della media nazionale ed anche delle aspettative della vigilanza. È un fattore che trasmette un messaggio di tranquillità per  i soci attuali ed anche per coloro che hanno deciso di far parte del costituendo Gruppo Bancario Cooperativo. Quanto alla redditività aziendale, nel quadriennio passato, Cassa Centrale Banca ha prodotto utili per quasi 70 milioni di euro e i soci hanno beneficiato di un dividendo compreso fra il 4% ed il 6,5%, questo nonostante abbiamo dovuto contribuire con oltre 26 milioni di euro al fondo di risoluzione unico per il salvataggio delle quattro banche del centro Italia. Nonostante questo esborso certamente rilevante, il cost income, altro indice dell’efficienza operativa aziendale, – ha concluso Fracalossi – si è attestato al 65% che però scende al 47% al netto dei costi straordinari rappresentati dei versamenti dovuti al fondo di risoluzione. Il ROE per il 2016 è stato del 7,7% a fronte del 6,2% del 2015»

Nel 2016 i volumi totali negoziati hanno raggiunto i 37 miliardi di euro; i titoli di terzi in amministrazione erano pari a 14,1 miliardi. Positiva la crescita del risparmio gestito (+1 mld sul 2015). Gli attivi in gestione al 31 dicembre erano pari a 4,3 miliardi, oggi è già stata raggiunta quota 5 miliardi, superando i numeri espressi dal Gruppo Iccrea. Anche NEF – compartecipato al 50% con la Federazione veneta delle BCC – ha realizzato delle performance di tutto rispetto sia in termini di masse gestite – pari a 2,7 miliardi, sia di performance dei fondi gestiti.

Particolarmente apprezzato dalle Bcc-Cr il servizio di asset management istituzionale che ha in monitoraggio oltre 40 miliardi di Euro.

Nel segmento bancassicurazione prosegue l’ottimo trend di crescita di Assicura Group, società compartecipata con le Bcc del Friuli Venezia Giulia, il cui portafoglio ha raggiunto quota 1,1 miliardi ed i cui prodotti – a marchio Sicuro – sono distribuiti da 70 Bcc.

Per il settore del credito il 2016 si è confermato in linea con gli anni precedenti, post crisi economico-finanziaria internazionale. Anche nel 2016 Cassa Centrale ha assistito le Bcc-Cr nell’azione di alleggerimento del portafoglio di NPL. E’ stata portata a termine una cessione al mercato di 338 milioni di crediti deteriorati. Dal 2013 il totale ceduto al mercato dalle Bcc-Cr raggiunge i 2 miliardi di Euro, tenendo conto anche della nuova operazione di cartolarizzazione in corso di perfezionamento.

La capogruppo è Centrale Finanziaria del NordEst il cui capitale sociale è interamente detenuto dalle Casse Rurali Trentine, dalle Banche di Credito Cooperativo del Veneto, dalle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia e dai principali Consorzi di secondo grado della Cooperazione Trentina. Centrale Finanziaria del NordEst controlla il 70% del capitale di Cassa Centrale Banca. Il restante fa capo per il 25% a DZ BANK di Francoforte (la Banca di secondo livello delle Raiffeisen e Popolari tedesche) e per il 5% ai Soci privilegiati, fra i quali la Provincia Autonoma di Trento e la Camera di commercio di Trento. Oltre a Cassa Centrale Banca, fanno parte del Gruppo anche: CRESS Centrale Credit & Real Estate Solutions, società di consulenza per la fornitura di servizi non finanziari alle imprese e alle Banche di Credito Cooperativo e Centrale Soluzioni Immobiliari che ha come oggetto sociale l’acquisto, la vendita, di beni immobili, gli interventi di valorizzazione o completamento delle aree e delle strutture immobiliari acquisite. La Società opera esclusivamente in via ausiliaria rispetto all’attività di Cassa Centrale Banca con l’obiettivo principale di salvaguardarne le ragioni di credito derivanti da affidamenti assistiti da garanzia reale.