In Veneto il “Fare” di Tosi va in pezzi

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In Regione i consiglieri “tosiani” Bassi e Casali approdano a “Centrodestra Veneto” assieme al fedelissimo di Zaia, Barbisan

flavio tosi simbolo fareSi chiamerà “Centrodestra Veneto” il nuovo gruppo regionale ufficializzato in Consiglio Regionale a Venezia: vi fanno parte due trasfughi dalle fila del “Fare” di Flavio Tosi, Andrea Bassi e Stefano Casali, e Fabiano Barbisan, fedelissimo del governatore veneto Luca Zaia.

La frattura è maturata, a sentire i diretti interessati, dopo la candidatura da parte di Flavio Tosi della compagna e senatrice Patrizia Bisinella nella sfida veronese per conquistare la poltrona di primo cittadino. Nell’annunciare sul social la propria decisione, Bassi chiama in causa proprio Bisinella: «considero sbagliato candidare a sindaco la propria fidanzata – attacca -. Nulla di personale, per carità, anzi per quel che ho potuto vedere, Patrizia è una brava senatrice ed è molto preparata». Ma per Bassi «c’erano sicuramente persone altrettanto valide nel gruppo che potevano essere scelte». Senza cadere nel nepotismo e nella colonizzazione.

Le obiezioni del consigliere sono anche territoriali: «se poi pensiamo che lei è di Castelfranco Veneto ed è qui residente da forse un paio d’anni – continua – la cosa risulta ancora più difficile da comprendere: si fa fare proprio una brutta figura a Patrizia che appare alla stregua di un burattino che dovrà solo eseguire gli ordini» del di lei compagno. Bassi sottolinea di non avere intenzione «per il momento» di iscriversi ad altri partiti e di voler sostenere alle comunali di Verona «l’unico candidato di centro-destra presente, ovvero Federico Sboarina».