Mediocredito Friuli Venezia Giulia, via libera alla ricapitalizzazione da parte della Regione

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Arrivano 16,5 milioni di euro “freschi”. Peroni: «istituto ha valenza strategica». Riccardi (Fi) e Colautti (Ap) criticano linea giunta 

MEDIOCREDITO FVG logoLa Prima commissione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato una nuova ricapitalizzazione da 16,5 milioni da parte della Regione, nell’ambito dell’operazione di rafforzamento della banca regionale Mediocredito FVG.

Il ddl della giunta, denominato “Norme urgenti in materia di finanze”, ha ottenuto il via libera con i voti della maggioranza di centrosinistra e di Alternativa popolare. Astenute le altre forze di opposizione. La ricapitalizzazione, fissata dai vertici dell’istituto a un valore compreso fra 80 e 100 milioni, vedrà la Regione partecipare con 54,9 milioni, corrispondenti al 54,9% detenuto nella banca. Il provvedimento di ricapitalizzazione da 16,5 milioni si somma ai 38,5 milioni già stanziati nell’ultima manovra di bilancio. Il resto della ricapitalizzazione dovrà essere coperta dai soci privati di Mediocredito. Al rafforzamento patrimoniale si affiancheranno la cessione dei crediti deteriorati e l’accordo con un partner industriale. La ricapitalizzazione dovrà essere compiuta entro il 30 giugno, come richiesto dagli organismi di vigilanza. 

Il ddl provvede inoltre al riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio, indicando inoltre le modalità di reperimento delle risorse necessarie alla copertura degli oneri conseguenti. Come spiegato nella relazione, ciò si rende necessario al fine di consentire il riconoscimento di posizioni debitorie non considerate precedentemente in bilancio ma comunque ritenute legittime. 

«C’è una convinzione strategica che sta alla radice dell’operazione di ricapitalizzazione di Mediocredito Fvg. Siamo convinti che l’istituto abbia, se risanato, una valenza significativa per una Regione autonoma che ha fra le proprie competenze statutarie lo sviluppo economico. Da questo punto di vista l’intermediazione del credito è essenziale» ha detto l’assessore regionale alle finanze del Friuli Venezia Giulia, Francesco Peroni, secondo cui «l’istituto può ritrovare rinnovato slancio se risanato e affiancato a una partnership industriale credibile, che lo sottragga all’isolamento e lo metta in condizione di svolgere questo ruolo in modo efficace attraverso una riorganizzazione credibile». 

Non concordi gli esponenti dell’opposizione: per Alessandro Colautti (Ap) «è grave aver messo 80 milioni nella banca in questa legislatura, ma non avere ancora un partner industriale che accompagni le ricapitalizzazioni. Dobbiamo inoltre farci qualche domanda sull’attualità della mission tradizionale di Mediocredito e quanto essa sia appetibile sul mercato». Per Riccardo Riccardi (Fi), «serve un’operazione verità: stiamo ragionando a tempo scaduto dopo aver mancato l’unica riforma davvero necessaria, ovvero la revisione degli strumenti economico-finanziari della Regione. Per sostenere nuove manovre dobbiamo conoscere il partner e non è possibile che le cose si vengano a sapere dai giornali». Peroni ha replicato che «il ritiro del partner Iccrea dalla partita è dovuto a scelte della controparte e posso dire che solo questa settimana ci sono state due nuove manifestazioni di interesse: il mercato mostra interesse. Giusto poi rivedere gli strumenti finanziari ma non mi pare che in passato si vantino attualizzazioni».