Occupazione delle piccole imprese in decisa crescita su base annua

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Apa bolzano Una fumista al lavoro stufa ole mattonelle ceramica
Secondo l’indagine Cna, gli avviati al lavoro sono cresciuti del 3,5%, le assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono aumentate del 12,8%

Apa bolzano Una fumista al lavoro stufa ole mattonelle ceramicaL’occupazione nelle piccole imprese cresce oltre quattro volte più del prodotto interno lordo. Tra artigiani, micro e piccole imprese ad aprile 2017 gli occupati sono aumentati dell’1,5% rispetto a marzo e del 3,4% su aprile 2016. Negli ultimi dodici mesi la crescita del Pil è stata pari allo 0,8%.

Perlomeno la piccola impresa sta evitando il rischio di una crescita senza lavoro tanto più pericolosa di fronte a una ripresa gracile. Secondo l’Osservatorio mercato del lavoro CNA, curato dal Centro studi della Confederazione, che analizza mensilmente l’andamento dell’occupazione in un campione di 20.500 imprese artigiane, micro e piccole con circa 134.000 dipendenti complessivi, da dicembre 2014 (cioè da quando la Legge di Stabilità 2015 ha introdotto significativi sgravi contributivi nelle assunzioni a tempo indeterminato), l’occupazione nelle imprese artigiane, micro e piccole è salita complessivamente dell’8,6%. 

Aprile ha segnato la più alta crescita dell’occupazione, tanto nei raffronti annuali quanto mensili, dalla nascita dell’Osservatorio. Un risultato frutto del combinato disposto tra l’incremento record di assunzioni (+57,5%) e il ben più contenuto aumento delle cessazioni (+28,2%) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Una performance che trasforma in tendenza, migliorandolo addirittura, il dato di marzo, quando le assunzioni erano salite del 45,2% e le cessazioni del 34,6%. Tanto che la CNA stima una crescita dell’occupazione complessiva nei primi sei mesi dell’anno in corso pari al +5,8%, a meno di eventi imponderabili. Numeri in assoluto non altissimi (le assunzioni sono state pari al 3,5% del totale degli occupati) ma che riprendono un trend. Tanto più che l’incremento è prodotto in larga parte dai contratti a tempo indeterminato (+12,8%), una sorta di scommessa ottimista sul futuro, cui ha contribuito l’avvio degli incentivi per l’occupazione degli juniores iscritti al programma “Garanzia giovani”.  

Gli occupati a tempo indeterminato nelle imprese artigiane, micro e piccole, infatti, rappresentano il 72,1% del totale, anche se  in due anni sono diminuiti del 12,3% a favore dei contratti a tempo determinato (cresciuti del 9,8% e arrivati al 17,5% complessivo), dell’apprendistato (adesso all’8,1% complessivo dal 6%) e del lavoro intermittente, passato dal 2,2 al 2,4%