Il sigillo della Città di Trieste alla soprano Fiorenza Cedolins

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sindaco trieste roberto dipiazza siglillo città a soprano Fiorenza Cedolins
Il sindaco Dipiazza consegna il riconoscimento all’artista di fama internazionale che debuttò al teatro “Verdi”

sindaco trieste roberto dipiazza siglillo città a soprano Fiorenza Cedolins«Con sincera commozione, ringrazio di vero cuore per questo riconoscimento che dedico alla mia gente del Friuli e alla città di Trieste, che con tanto affetto qui mi accolse tanti anni fa!»: questa la dedica che Fiorenza Cedolins ha voluto lasciare sul Libro d’Oro del comune di Trieste, nell’ambito del conferimento da parte del sindaco Roberto Dipiazza del Sigillo Trecentesco in argento della Città di Trieste.

Cedolins, soprano di fama internazionale che mosse i primi passi della carriera artistica proprio nella città giuliana quale componente, ancora negli anni giovanili, del Coro del Teatro “Verdi”, è sempre rimasta legata al Teatro “Verdi” anche affettivamente, oltre che, naturalmente, per avervi cantato in ruoli di prima protagonista, più volte negli anni successivi a quei primi esordi.

«Mi auguro che porterai questo Sigillo nel tuo cuore – ha affermato Dipiazza rivolgendosi a Cedolins -. Il più grande patrimonio è quello artistico ed è importante investire nella cultura per i nostri giovani e per il loro futuro». Parole di ringraziamento nei confronti della soprano da parte del Sovrintendente del “Verdi”, Stefano Pace, che ha sottolineato come tutti gli artisti italiani all’estero portino alto il nome dell’Italia nel mondo. 

L’artista, accompagnata dal marito e da numerosi amici, ha ricordato l’inizio del suo percorso artistico proprio da Trieste: «tornare a Trieste dopo aver calcato il palcoscenico in questo teatro  e ritrovare gli amici mi ha fatto piacere. Offro la mia disponibilità per qualsiasi progetto che riguardi la crescita artistica di una città che si sta aprendo offrendo nuove prospettive. Sono abituata e mi piace lavorare con i giovani per il futuro dell’Opera – ha aggiunto -, e la loro passione è anche merito del nostro immenso patrimonio musicale che fa ricordare l’Italia in tutto il mondo».