Austria: il ministro degli Esteri Kurz insiste per l’allestimento di centri per rimpatrio clandestini fuori Ue

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Il leader dei Popolari austriaci Sebastian Kurz
«Bisogna agire per fermare gli ingressi fuori della frontiera UE. Successo per la chiusura della rotta dei Balcani Occidentali con calo degli ingressi del 98%»

ministro esteri austriaco sebastian kurzMentre a Roma si traccheggia e ci si balocca con la legge sullo “ius soli”, nella vicina Austria il governo in tema di immigrazione illegale ha le idee molto più chiare della compagine italiana guidata dal premier conte Paolo Gentiloni Silverij.

Il giovane ministro degli Esteri di Vienna e neo leader del partito Popolare, Sebastian Kurz, al suo arrivo al Consiglio dei paesi UE a Lussemburgo ha ribadito come «l’Austria ha sempre sostenuto la necessità di avere centri per rifugiati fuori dall’Europa, in modo che il salvataggio nel Mediterraneo non sia un biglietto per l’Europa Cntrale», specificando che «finché la gente continuerà ad essere portata in Europa centrale dopo il salvataggio, sempre più gente si metterà in viaggio, i trafficanti guadagneranno sempre di più e, cosa peggiore, sempre più persone moriranno: non appena fermeremo la gente alla frontiera esterna, dopo il salvataggio, e da lì saranno organizzati i ritorni, difficilmente la gente si metterà in cammino». 

Kurz, che in Austria è dato per favorito alle prossime politiche, ha affermato che continuerà a sostenere la sua linea «a livello europeo: sono convinto che alla fine sarà questa la linea della Ue». Il ministro degli Esteri austriaco ha aggiunto che «il sistema di asilo europeo deve essere drasticamente cambiato. Sulla carta – ha osservato Kurz – abbiamo il “sistema di Dublino”, ma la grande maggioranza non fa domanda di asilo in Grecia o in Italia». Infine ha rivendicato il successo dell’azione per la «chiusura della rotta dei Balcani Occidentali: quasi tutti profetizzavano che non avrebbe funzionato e dicevano che era illegale e inumana, ma il risultato è che gli arrivi sono calati del 98% e lo stesso va fatto sulle altre rotte». Difficile dargli torto.