Emilia-Romagna, deciso un fondo di 47 milioni di euro di crediti agevolati per “start-up” e “green economy”

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Costi: «puntiamo su nuove imprese per rafforzare la competitività del sistema economico regionale all’insegna della sostenibilità ambientale»

por fesr emilia romagnaAl via in Emilia-Romagna un fondo di 47 milioni di euro per il credito agevolato per “start-up” e innovazione energetica, un sostegno alla nuova imprenditorialità e a una maggiore efficienza energetica. Il nuovo Fondo multiscopo di finanza agevolata è uno strumento finanziario che rientra nella programmazione della Regione dei fondi europei Por Fesr 2014-2020.

Due gli assi d’intervento raggiunti da questa disposizione, che ha una compartecipazione pubblica al 70% a tasso zero e privata, bancaria, al 30% a tassi convenzionati e agevolati, gestiti dalla Regione tramite Unifidi, Consorzio unitario di garanzia Emilia-Romagna selezionato con gara pubblica europea.

Il Fondo Starter mette a disposizione 11 milioni di euro di finanziamenti in tre anni, per favorire la nascita di nuove imprese e sostenere la crescita di quelle con un massimo di 5 anni di attività. Il Fondo energia, invece, ha una dotazione di 36 milioni di euro in tre anni per migliorare l’efficienza energetica e incrementare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. Per entrambi, la prima finestra utile per presentare le domande è dal 10 luglio al 30 settembre attraverso siti dedicati cui si accede dal portale di Unifidi.

«L’avvio del Fondo multiscopo per startup ed energia intende essere un segnale forte in due ambiti strategici, la creazione di nuove imprese e la promozione della “low carbon economy”, sulla strada del rafforzamento competitivo del sistema economico regionale che l’Europa ha delineato con la Strategia di specializzazione intelligente», afferma Palma Costi, assessore regionale alle attività produttive, piano energetico ed economia verde.

«Con questo nuovo strumento finanziario affianchiamo le imprese del territorio rendendo più efficace l’accesso alle risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna con il Fondo europeo di sviluppo regionale», sottolinea Alberto Bertoli, presidente del Consorzio Unifidi, consorzio unitario di garanzia nato nel 2008 per volontà della Regione Emilia-Romagna e delle associazioni regionali di Cna e Confartigianato. Conta oltre 80.000 aziende associate ed è iscritto nell’elenco speciale degli intermediari finanziari vigilati della Banca d’Italia. Alla fine del 2016 il consorzio fidi di Confindustria, Fidindustria, tramite fusione, è entrato a far parte del sistema Unifidi.

Le informazioni sui due comparti del Fondo multiscopo per “start-up” ed energia sono disponibili sul sito web Por Fesr della Regione Emilia-Romagna e sui siti dedicati www.fondoenergia.unifidi.eu e www.fondostarter.unifidi.eu .

A oggi, il Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’Emilia-Romagna ha individuato la destinazione di 311 milioni di euro nelle diverse aree di intervento, pari a circa il 60% della dotazione complessiva, pari a 481,8 milioni di euro. Sono già stati selezionati 954 progetti a beneficio di imprese ed enti pubblici. Fra questi, hanno un peso rilevante le attività legate alla competitività delle piccole e medie imprese, a cui è destinato il 25% delle risorse del Por Fesr 2014-2020. In questo ambito rientra il nuovo Fondo Starter di finanza agevolata per le startup. Il Fondo Energia interviene invece sull’asse della sostenibilità (22% delle risorse Por Fesr 2014-2020) che punta alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni.