Piani Individuali di Risparmio tutto il rischio a carico dei consumatori!


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Risparmio euro soldi salvadanaio
Per il Centro consumatori di Trento non c’è  nessuna garanzia di vedersi restituiti i propri soldi investiti

Risparmio euro soldi salvadanaioIl “Pir”, ovvero il Piano Individuale di Risparmio è il prodotto finanziario dell’estate, pubblicizzato con grande enfasi ed entusiasmo per dare l’opportunità ai consumatori di investire nelle piccole e medie imprese italiane in cambio di un beneficio fiscale.

Questo strumento finanziario è stato introdotto dalla legge di Stabilità 2017 e la forte attrattiva del prodotto è determinata dalla totale detassazione delle plusvalenze, qualora si mantenga l’investimento per più di 5 anni: su questo dato, gli operatori professionali hanno impostato da subito la campagna informativa e commerciale del prodotto, senza in nessun modo evidenziare, già nella pubblicità, il rischio insito nel prodotto da parte del consumatore-investitore. 

Il rischio è insito proprio nei titoli che il fondo acquisterà e si tratta di strumenti finanziari emessi da imprese italiane a piccola e media capitalizzazione, in genere molto volatili e poco liquidi. Questo prodotto finanziario impone di investire la maggior parte delle somme in piccole medie aziende italiane. Detto ancora meglio, questi prodotti non garantiscono la restituzione del capitale investito alla scadenza. 

Quindi, è probabile che accada quanto già successo per molte polizze vita che investivano in fondi senza garanzia di restituzione del capitale investito, per cui i consumatori dovevano conteggiare per valutare il vantaggio economico dell’operazione le perdite dei fondi collegati, da una parte, con i benefici fiscali, dall’altra. 

«Chiediamo che nella pubblicità dei prodotti finanziari venga reso obbligatorio indicare con parole chiare se il prodotto dà la garanzia di restituzione delle somme investite o no – afferma Carlo Biasior, direttore del CRTCU di Trento – precisando che anche le pubblicità dei prodotti finanziari vengano assoggettate al controllo dell’Autorità Garante della Concorrenza e Mercato, che si occupa di pubblicità corretta e può sanzionare le omissioni ingannevoli, cioè non dire cose rilevanti sul prodotto o servizio». 

L’invito ai consumatori è di segnalare al Centro consumatori di Trento le pubblicità del PIR che trovano in modo da permettere di segnalare eventuali mancanze informative.